mercoledì 28 settembre 2011

La Preghiera di Mezzanotte


[The Midnight Prayer]


E così fu che trovai l'Ascensione.
Immensa e ineguale m' ha rapito e portato via.
E' il canto d' un gallo traditore e recidivo, il becco mitridatico imbevuto del Veleno di Filomeno, onde giapponesi di radici a sollevarmi difforme, mutilata nella gloria di un cielo degno di Ladislao.
(Oh mio Ladislao, quanto ti ho amato è mio mortal segreto...)
E l'abbraccio aereo d'un Sadko emerso.
(Elia, per amante non m'hai voluto ma ancora ti sogno...)

Sono una infiorescenza di nomi.
Sono un albero genealogico dell' estetica.
E perdio, ti rispondo: non ho mai parlato. Io sono parlata.
Pure la Pizia lo era, la tanto lungimirante e infausta.

Fuori dal tempo ho galassie nelle tasche, ho ciliegie nel naso, ho alghe luminescenti dell'abisso, ma non ho mani.
Uno scudo oculare sarà il tempio del mio sesso.
Basteranno le sue lacrime, umori sanificanti, a rendermi fertile.

La mia preghiera sale. Esaudita o no, non importa.

L'elevazione è il suo dono, non il compimento del desiderio di tanta pena.

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