tag:blogger.com,1999:blog-57945473086475686202024-03-04T21:55:47.667-08:00Lazzaro TrismegistoNon è che il bicchiere è mezzo vuoto per pessimismo, è che quel che c'era l'ho già bevuto.The H Lazarushttp://www.blogger.com/profile/04761352209791777408noreply@blogger.comBlogger25125truetag:blogger.com,1999:blog-5794547308647568620.post-11775263353039909462015-05-09T06:21:00.000-07:002015-05-09T14:52:41.346-07:00Della rinascitaE sarà pure che non ho ancora attraversato le fasi del lutto in toto che già sto parlando di rinascita.<br />
Ma come sopravvivere ad un progetto abortito, ad un sogno infranto, ad una gemma sottomessa dalla prima grandine primaverile?<br />
Che fare.<br />
E rimane un bell' universo di "se" di "ma" di "però".<br />
<br />
Illuminazioni Rimbaudiane.<br />
Inferni Baudelairiani.<br />
<br />
O come cazzo si scrive.<br />
<br />
Alle volte credo che tanta parte del nostro lutto, dell'accettazione di un fallimento, sia in realtà la reiterazione (più che una esperienza vitale) di una sorta di sterile modello di educazione sentimentale flaubertiano, non la cosa in sè, non così chiaro e diretto ma molto più esteso,diluito,<br />infingardo,<br /> -il dito e la luna -, <br />nascosto in tante storie contenute dalla letteratura.<br />
<br />
Ecco, se non fossimo animali che leggono, <br />sapremmo come affrontare cotal situazione?<br />
O meglio: ci comporteremmo così, se non fossimo letterati?<br />
<br />
Perchè siamo tutti parlati, e non parliamo, <br />come diceva non ricordo chi.<br />
<br />
Perciò, cosa ci rimane di puramente, veramente genuino, nell' affrontare un dolore?<br />
Di umano, animale, di profondo e sincero.<br />
<br />
Chè una costante mediazione metafisica dell'esistere ci condanna a pensarci e a ridefinirci in nuovi canoni, che è bene per quasi tutto, tranne che per le poche cose che avremmo, forse, bisogno di vivere istintualmente.<br />
<br />
Il positivismo è una piaga che dona prospettive razionali, escapologiche ed escatologiche, grande e panoramica nel suo distinguere e ordinare; e toglie calore "cosale" all' ente noumenico di ciò che in realtà siamo.<br />
<br />
Divisi fra natura ontologia e deontologica in senso kantiano.<br />
<br />
Che ci rimane, se non il compassato lamento letterario, educato, raziocinante del civile?<br />
<br />
Nemmeno l'uomo, in quel civile.<br />
<br />
Non siamo forse liberi nemmeno di disperarci e piangere, dissolverci in quella catarsi che ci spetterebbe di diritto.<br />
<br />
Se fossi un animale, vorrei poter piangere.<br />
Piangere davvero, come si faceva da bambini piccolissimi.<br />
<br />
Piangere, purificarmi in quelle lacrime.<br />
<br />
Sfogare, sfogare, non abbrutirmi in sostanze e tranelli razionali, non creare artificiosi appigli di "se" e di "ma" come quindici anni di scolarizzazione mi costringono a fare.<br />
<br />
Rinascere, forse, potrebbe essere possibile anche adesso.<br />
<br />
Lasciarmi essere, animalmente, triste per questa perdita.<br />
Senza dovermi perforza confrontare con essa, semplicemente accettandola.<br />
Senza giustificazioni.<br />
<br />
<br />
Il problema è che so,<br />
una volta di più,<br />
<br />
che è ancora la ragione educata a parlare per me.<br />
<br />The H Lazarushttp://www.blogger.com/profile/04761352209791777408noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5794547308647568620.post-56572758535639768062014-06-29T08:10:00.003-07:002014-06-29T08:39:00.752-07:00Allegoria \ Tra lei e lei<div style="margin-bottom: 0cm;">
Nel mezzo della conversazione, pensò
che era il caso di lasciar perdere.<br />
Conversare, poi, cosa
significa veramente?</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
A parte il mero scambio di informazioni
funzionali, intendo, quali <<serve lo zucchero>>, <<gira
a destra>>, <<ti cercava Paolo>>, quando è che
veramente si ascoltano le ragioni dell'altro, si comprendono, si
cerca di interagire col suo sentito?<br />
Forse, se accade tre volte in
una intera vita è tanto, ma non per cattiveria, per i limiti umani.<br />
Perciò decise di sbrigarsela dicendo
semplicemente “hai ragione sotto tutti i punti”, e di andarsene
quanto prima da quell'errore di traduzione.<br />
La verità, se mai ne
esiste una univoca anche per il singolo, che è ogni giorno abitato
da diverse personalità, è che quel che aveva dentro doveva perforza
tenerselo.<br />
Così tagliò corto, e dopo aver messo velocemente il
cappotto, con un falso sorriso di ringraziamento sulle labbra, uscì
nella pioggia.</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Era estate, piena estate, ma le
temperature erano molto basse, quasi autunnali, a causa del lungo
periodo di maltempo che perdurava da ormai due mesi.</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Camminava lentamente con lo sguardo
rivolto al porfido del marciapiede, senza tuttavia vederlo.<br />
Si
rendeva conto che la libertà è una cosa che nessun uomo può
abbracciare completamente, veramente, e si sentiva schiacciare da
questa idea: cos'è la libertà, se persino la persona più cara e
più vicina può venire a dirti che non sei libero di essere te
stesso nemmeno in sua compagnia. Cos'è, se poi “l' uomo non è
un' isola”, e pertanto è costretto alle dinamiche sociali? <br />
Cos'è,
se neppure nell'angolo più intimo del suo sé, percepiva che neanche
con il pennello tra le dita poteva accarezzarla?</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Difficile, difficile, inghiottire la
saliva con tale nodo in gola.<br />
Tante incomprensioni. <br />
La storia
dei dialoghi dell'uomo, dalla nascita della prima parola in poi, è
fatta di fortuite coincidenze nella traduzione di
lessemi.<br />
“Parliamone”, perchè mai?<br />
Di cosa possiamo
parlare, veramente?</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Con quale grado di padronanza
dell'argomento?</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
E tutto diveniva confuso, ancor più
nebbioso e guizzante, nella sua testa.<br />
Provò a sedersi su una
panchina umida, sotto un albero, per accendersi una sigaretta.<br />
Il
fumo procurava una certa consolazione, in quei momenti.<br />
Mentre
osservava le volute di fumo allontanarsi, ripensava alla discussione
appena avuta e ripassava vagamente alcune nozioni di filosofia che
avrebbero potuto emergere da essa.<br />
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<i>Volontà di potenza.</i><br />
<i>Piacere
misurato.</i><br />
<i>L'esistenza è piacere.</i><br />
<i>La democrazia non è mai
esistita.</i><br />
<i>La società dello spettacolo.</i><br />
<i>La società delle
ideologie.</i><br />
<i>Percezione del sé.</i><br />
<i>Critica al capitalismo.</i><br />
<i>I
regimi totalitari.</i><br />
<i>I regimi totalitari morbidi.</i><br />
<i>Il libero
pensiero.</i><br />
<i><br /></i>
Una piccola parte del suo cervello era intento ad
esaminare la possibilità che, essendo tutto un gioco di scatole
cinesi, forse e per davvero il punto di vista può cambiare intere
porzioni della storia umana.<br />
Si chiedeva se fosse possibile, come
ritengono certe culture, che effettivamente non siamo noi i
sognatori, ma siamo sognati dal sogno.<br />
In che direzione vanno,
tutte queste affermazioni che ogni giorno l'essere umano
produce?<br />
Scienza, cultura, antropologia, spiritualità, economia,
finanza, arti, società, politica...dove vanno? <br />
Cosa delineano?<br />
E
perchè tutti cercano di sbrigarsi per arrivare lì più in fretta?</div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
L'inseguimento dell'ignoranza è
l'unica cosa che emerge chiaramente da questa serie.<br />
Certo non si
persegue la conoscenza, che è talmente poca. <br />
Si insegue
l'ignoranza, sicuramente, per affrontarla e diminuirla.<br />
Come se ci
fosse una finitezza, in questo.<br />
Come se un domani un uomo
infinitamente saggio, dopo il caffè mattutino, penserà l'ultimo
pensiero pensabile, distruggendo così l' ultimo atomo di ignoranza
rimasto.<br />
<br />
<i>Avverrà mai?<br />Non credo.<br />Non ascoltare il mondo,
mi dicono, autodeterminati.<br />E come? Non potrei mai farlo, perchè
avrei per strumenti chirurgici solo quelli che ho imparato dal mondo
attorno a me.<br />Come potrei inventarmi una lingua solo mia, in cui
parlare solo a me, poter pensare cose solo mie?<br />Puramente mie?<br />Non
posso.<br /></i>Non si può.<br />
Il
peccato (del pensiero) originale, tanto da dover maledire una intera
specie per sempre.<br />
Ma fino a qualche tempo fa, l'aveva pure
intravista, la sua strada. Sapeva in che direzione andare.<br />
Che ne
era stato di quella visione?<br />
<br />
<i>E' che poi accade la vita,
suppongo.<br />Le cose non sono andate esattamente come
pianificato.<br />-Ma non avevi detto di non avere altra scelta che
percorrere quella strada?<br />-Sono stanca. Non so se mi interessa
più. Certamente ho più frustrazioni e malessere da quel che ho
sempre creduto di amare, di riconoscere, piuttosto che ricavarne
gratitudine quando lo pratico.<br /></i>Si
alzò un vento forte e fastidioso, freddo, da ovest.<br />
Con
l'espressione seccata, si rimise in cammino, senza avere alcuna
meta.<br />
Intanto, la sua testa pesava i passi giudicandoli molto
simili all'esistenza umana, diretta verso non si sa bene cosa e
perchè, costretta, per avanzare, a perdere ogni volta l'equilibrio,
la certezza storica e politica, sociale. <br />
<br />
<i>Che poi, anche
sull' “avanzare” ci sarebbe da ridire.<br />Il tempo lineare è una
invenzione tanto giudiaco-cristiana che scientifica, una convenzione
relativa esclusivamente alla nostra condizione esistenziale.<br /></i><br />
Sospirò
malinconicamente, mentre guardando secchi rami si sentiva un quadro
di Friedrich.<br />
Qualche passo dopo, si rese conto d' essere tornata
sulla stradina di sassi che conduceva a casa, e guardando in
lontananza i muri grigi della stessa, realizzò che non avrebbe
potuto scappare.<br />
Mai.<br />
Da sé stessa, dalla sua storia, dal
punto nello spaziotempo che l'evento della sua nascita aveva disposto
per lei -ovvio, senza alcuna volontà personale: il Fato non centra-,
dal suo malessere e dai suoi stessi pensieri.<br />
Non avrebbe potuto
scappare, né affrontarli, perchè non erano demoni.<br />
Non avrebbe
imparato ad accettarli, perchè dissonavano troppo, nel momento in
cui riconosceva le loro stonature nel regno dei suoni che è la
vita.<br />
Che fare?<br />
<br />
Se l'aveste vista dalla finestra del piano
superiore della sua casa, avreste potuto osservare la sua figura
invecchiare a vista d'occhio nel corso di qualche minuto, le spalle
scendere in avanti, la schiena curvarsi, il volto indurirsi, gli
occhi spegnersi.<br />
Poi, con passi lenti e stanchi, l'avreste
guardata mentre si incamminava verso casa, e avreste saputo che sì,
non potendo fare nulla,<br />
non avrebbe fatto nulla.<br />
<br />
<br /></div>
The H Lazarushttp://www.blogger.com/profile/04761352209791777408noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5794547308647568620.post-51817242818086383522014-06-10T13:14:00.001-07:002014-06-29T08:14:18.104-07:00L' Altro<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #cccccc;">Quanto
poteva dire di conoscerlo?</span></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #cccccc;">Bene,
benissimo, assolutamente per nulla?</span></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #cccccc;">Se ne
stava lì, seduto di fronte a lui, guardandolo con una faccia tra il
disgustato e il beffardo.</span></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #cccccc;">Era
incassato malamente sulla sedia coi braccioli, dall'altro capo di un
tavolino che era un cimitero di bicchieri svuotati.</span></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #cccccc;">Aveva i
capelli sporchi, unti, aggrovigliati, la pelle grigia e tesa, una
espressione di odio rabbioso in faccia, e stava immobile a fissarlo.</span></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #cccccc;"><br />
</span></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0cm;">
<i><span style="color: #cccccc;">Che
cazzo vuole quello.</span></i></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0cm;">
<i><span style="color: #cccccc;">Che
cazzo guarda.</span></i></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0cm;">
<i><span style="color: #cccccc;">Soprattutto,
chi cazzo è.</span></i></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #cccccc;"><br />
</span></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #cccccc;">Abbassa
lo sguardo sul tavolo, si fissa le mani nodose.</span></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #cccccc;"><br />
</span></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0cm;">
<i><span style="color: #cccccc;">Non
doveva andare così, non doveva succedere.</span></i></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0cm;">
<i><span style="color: #cccccc;">Non
era questo che volevo, ho cercato di evitarlo con tutte le mie forze,
eppure è successo.</span></i></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0cm;">
<i><span style="color: #cccccc;">Non è
giusto.</span></i></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #cccccc;"><br />
</span></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #cccccc;">Un senso
di fuoco e acciaio gli riempie il petto, ha una caldera al posto
dello sterno, e lui sa, lo sente, che non potrà contenerla ancora
per molto.</span></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #cccccc;">La morsa
lo attanaglia ferocemente come l' impietoso artiglio di un rapace
divino, che non ha niente di terrestre, e non potrà mai comprendere
altro se non il capriccio della sua volontà, e stringe, stringe, con
gioia crudele.</span></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #cccccc;">I
pensieri turbinano come rapide di bruciante metallo fuso.</span></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #cccccc;">No,
nessun corpo può resistere a tanta violenza emotiva.</span></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #cccccc;">Il suo
piccolo cuore ha cercato di resistere, ma è ormai allo strenuo delle
forze.</span></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #cccccc;">Abbandonarsi
all'ignoto dell'annientamento totale, quella sarebbe la pace,
finalmente.</span></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #cccccc;"><br />
</span></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0cm;">
<i><span style="color: #cccccc;">Non
potevo fare più di così.</span></i></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0cm;">
<i><span style="color: #cccccc;">Io lo
volevo.</span></i></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0cm;">
<i><span style="color: #cccccc;">Ho
fatto veramente</span></i></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0cm;">
<i><span style="color: #cccccc;">Tutto</span></i></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0cm;">
<i><span style="color: #cccccc;">Ho
cercato di raggiungere quella meta, quella meta, quella meta...</span></i></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #cccccc;"><br />
</span></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #cccccc;">Ora anche
il respiro si sta facendo difficile.</span></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #cccccc;">Perchè,
diomio, quanto possono essere profondi e immani i pozzi di un' anima!</span></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #cccccc;">Resistere,
non gli importa più.</span></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #cccccc;"><br />
</span></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #cccccc;">E allora
tracanna un'altra sorsata di quell'intruglio maledetto che gli spacca
lo stomaco,</span></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #cccccc;">sperando
di trovare almeno un istante di intorpidimento nel prolungato
preliminare al suicidio.</span></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #cccccc;"><br />
</span></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #cccccc;">Invece
no, quella scende e crea solo nuove ondate di odio.</span></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #cccccc;"><br />
</span></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0cm;">
<i><span style="color: #cccccc;">Perchè.</span></i></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0cm;">
<i><span style="color: #cccccc;">Ho
fallito, fallito, fallito.</span></i></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0cm;">
<i><span style="color: #cccccc;">Perchè.</span></i></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0cm;">
<i><span style="color: #cccccc;">Luce
di illusioni.</span></i></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0cm;">
<i><span style="color: #cccccc;">Non
voglio più dormire, non voglio più guardare le stelle, non voglio
più niente.</span></i></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0cm;">
<i><span style="color: #cccccc;">Forse</span></i></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0cm;">
<i><span style="color: #cccccc;">bruciare
all'inferno, questo voglio.</span></i></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #cccccc;"><br />
</span></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #cccccc;">Lo
sguardo è appannato, ma è una lama di diamante che perfora i veli
della realtà.</span></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #cccccc;">Ha
capito, certo, ma a che costo?</span></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #cccccc;">A che
serve, poi, capire.</span></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #cccccc;">Cerca di
non respirare, e alza gli occhi al soffitto.</span></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #cccccc;"><br />
</span></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #cccccc;">L' Altro
è ancora lì, sempre più ammuffito, e marcio, e malevolo.</span></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #cccccc;">Sta di
fronte a lui, come una macchia di nero biasimo.</span></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #cccccc;">Lo fissa,
lo deride.</span></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #cccccc;">Lo
seziona con odio cieco.</span></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #cccccc;">Sempre
più curvo e sciolto sulla sedia sghemba, lo guarda con quei due
feroci buchi di nulla che ha al posto degli occhi.</span></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #cccccc;">Ah, lo si
vede distintamente, il biasimo.</span></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #cccccc;">L'Altro
sa che è colpa sua.</span></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #cccccc;">E' colpa
sua e lo perseguiterà.</span></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #cccccc;"><br />
</span></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0cm;">
<i><span style="color: #cccccc;">Che
cazzo ha da guardare.</span></i></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #cccccc;"><br />
</span></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #cccccc;">“Che
cazzo hai da guardare, Cristo!”</span></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #cccccc;"><br />
</span></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #cccccc;">L'altro,
per sfotterlo, muove le labbra senza emettere un suono, poi lo guarda
stralunato come se non avesse capito una parola di quel che lui gli
ha detto.</span></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #cccccc;">La voce
era già rotta, disperata, schizofrenica.</span></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #cccccc;">D'altronde,
da un petto fatto di cavità oscure e coltelli di vetro, che voce
poteva mai uscire?</span></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #cccccc;"><br />
</span></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #cccccc;">Ma
l'Altro sta in silenzio, e ricambia lo sguardo inquisitorio.</span></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #cccccc;">Passano
lunghi minuti senza che nulla cambi.</span></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #cccccc;">A parte
il sentimento di malessere di lui.</span></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #cccccc;"><br />
</span></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #cccccc;">L'ubriachezza
è già oltre la soglia di controllo, ed è una bestia cattiva.</span></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #cccccc;">Lui
guarda il suo bicchiere vuoto riempirsi di liquido versato dall'altro
suo braccio, senza che egli abbia avuto nemmeno il tempo di
desiderarne.</span></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #cccccc;">Ormai è
automatico,</span></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #cccccc;">stiamo
bevendo per morire.</span></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #cccccc;"><br />
</span></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0cm;">
<i><span style="color: #cccccc;">E
pensare che avevo investito i miei anni migliori.</span></i></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0cm;">
<i><span style="color: #cccccc;">Ci
avevo creduto.</span></i></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0cm;">
<i><span style="color: #cccccc;">Eccome
se ci avevo creduto, era tutto quello che volevo.</span></i></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0cm;">
<i><span style="color: #cccccc;">Ho
incessantemente sottoposto me stesso ad esercizi di volontà, per
migliorare.</span></i></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0cm;">
<i><span style="color: #cccccc;">Per
essere degno.</span></i></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0cm;">
<i><span style="color: #cccccc;">Quanto,
quanto, quanto lavorìo indefesso dell'anima e del cervello, per
raggiungere lo scopo.</span></i></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0cm;">
<i><span style="color: #cccccc;">E ho
fallito così miseramente.</span></i></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #cccccc;"><br />
</span></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #cccccc;">Scivolato
nuovamente nel gorgo dei pensieri melmosi e acidi, egli passa
interminabili attimi a fissare il fondo di un bicchiere che è come
una baia in preda alla tempesta, che si svuota e riempie della rabbia
dei marosi in pochi secondi.</span></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #cccccc;">Poi si
ricorda dell' Altro, e solleva gli occhi per controllarlo.</span></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #cccccc;"><br />
</span></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #cccccc;">E l'
Altro è ancora lì, a fissarlo con quello sguardo così irritante,
che gli ricorda di aver fallito miseramente. “Povero scemo”,
sembrano dire i suoi occhi odiosi, “povero scarto reietto
dell'umanità”.</span></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #cccccc;">Lui sente
i suoi occhi ingrandirsi di odio cieco, e fissa l' Altro cercando di
ucciderlo violentemente con lo sguardo.</span></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #cccccc;"><br />
</span></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0cm;">
<i><span style="color: #cccccc;">Quanto
cazzo ti odio.</span></i></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0cm;">
<i><span style="color: #cccccc;">Chi
sei?</span></i></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0cm;">
<i><span style="color: #cccccc;">Che
cazzo vuoi?</span></i></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0cm;">
<i><span style="color: #cccccc;">Merda!</span></i></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0cm;">
<i><span style="color: #cccccc;">Io ti
uccido, merda!!</span></i></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #cccccc;"><br />
</span></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #cccccc;">Gli si
contraggono le mandibole, il suo stomaco si mette a lanciare fulmini
e la sua testa si riempie di sangue acido e bollente.</span></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #cccccc;">Sente che
sta per scoppiare.</span></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #cccccc;">Chi è
mai questo fantoccio osceno che ha davanti, che lo deride
crudelmente?</span></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #cccccc;"><br />
</span></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #cccccc;">Pure,
egli si accorge che l' Altro non è affatto sciocco o gratuito, nella
sua derisione.</span></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #cccccc;">E'
crudele. Per magico dono, l' Altro riesce a seguire i moti della sua
anima per beffeggiarlo meglio.</span></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #cccccc;"><br />
</span></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #cccccc;">E i due
rimangono a fissarsi per lunghi minuti, di nuovo, con odio cieco e
omicida.</span></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #cccccc;"><br />
</span></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #cccccc;">Ma il
bicchiere è vuoto, e Lui sente il bisogno di affogare nella peggior
sostanza che possa esistere, non per espiare, ma per soffrire.</span></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #cccccc;">E ne
versa, inasprito dall'atteggiamento dell' Altro, altri cinque, sette,
nove bicchieri.</span></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #cccccc;"><br />
</span></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #cccccc;">Ancora,
fiumi di detriti e intime delicatezze che si infrangono con potenza
deflagrante sul muro della sconfitta.</span></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #cccccc;">Lui sta
sudando, sente il fegato pungere senza sosta, vorrebbe strapparsi i
capelli e poi grattare, scavare nelle ferite con le unghie, fino a
raggiungersi il cranio, e poi frantumarlo stringendo polso contro
polso.</span></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #cccccc;">Lentamente,
in modo da soffrire di più.</span></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #cccccc;"><br />
</span></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0cm;">
<i><span style="color: #cccccc;">Come
cazzo è potuto succedere, come ho potuto crederci, come ho potuto
crederci, come ho potuto fidarmi, come...come...</span></i></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0cm;">
<i><span style="color: #cccccc;">Eppure
ero certo che sarebbe stata la mia Vita, ero certo che fosse vero,
che fosse la fortuna più grande d'ogni Uomo che sia mai esistito
sulla Terra, e che fosse capitato a me, miracolo, e io avevo lavorato
così duramente per esserne all'altezza, perchè sapevo che poteva
esistere, e invece mi sbagliavo, dio, quanto sbagliavo, come ho
potuto essere così stupido,</span></i></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0cm;">
<i><span style="color: #cccccc;">stupido,</span></i></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0cm;">
<i><span style="color: #cccccc;">stupido!</span></i></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #cccccc;"><br />
</span></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #cccccc;">La
bottiglia non urina più il suo veleno.</span></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #cccccc;">Lui
riesce a far tanto, nella sua condizione delirante, di ordinarne
bestemmiando un'altra.</span></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #cccccc;">Il veleno
riempie di nuovo il bicchiere, che senza posa si svuota.</span></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #cccccc;">La sua
testa ormai farfuglia solo atrocità insensate, e partorisce immagini
di grottesche e ininventate torture per punirlo, o compiacerlo.</span></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #cccccc;"><br />
</span></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #cccccc;">Sbavando,
senza riuscire a controllare i movimenti della testa, lui alza appena
un po' lo sguardo, e vede l' Altro che nel frattempo non ha smesso un
solo istante di scimmiottarlo.</span></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #cccccc;">Ora la
sua faccia sembra una collezione di secrezioni gastriche, odiosa e
malvagia, piena d'odio forsennato, che gli risponde con lo sguardo
vuoto.</span></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #cccccc;">L' Altro,
bisogna ammetterlo, ha un certo talento mimico: sta piegato sul
tavolino, sbavando come Lui, e continua a deriderlo senza posa.</span></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #cccccc;">E' un
manichino della pazzia, un congegno diabolico, un guscio svuotato e
riempito di ogni cosa spregevole e perfida.</span></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #cccccc;">Lo
sbeffeggia senza mai smettere, è nato per quello.</span></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #cccccc;">Lui cerca
di riguadagnare un momento di lucidità, senza risultato.</span></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #cccccc;"><br />
</span></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0cm;">
<i><span style="color: #cccccc;">Ti
odio.</span></i></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0cm;">
<i><span style="color: #cccccc;">Quanto
ti odio.</span></i></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0cm;">
<i><span style="color: #cccccc;">Ti
uccido. Tanto non ho nulla, non ho mai avuto nulla, me ne sono solo
stupidamente illuso per un periodo.</span></i></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0cm;">
<i><span style="color: #cccccc;">Io non
ho mai avuto nulla, mi stava solo mentendo.</span></i></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0cm;">
<i><span style="color: #cccccc;">Non
aveva mai avuto serie intenzioni.</span></i></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0cm;">
<i><span style="color: #cccccc;">Che ho
da perdere?</span></i></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #cccccc;"><br />
</span></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #cccccc;">“Pezzo
di merda schifoso, io ti uccido!</span></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #cccccc;">Ti
ammazzo, ti sbudello, ti squarto e mi lecco le dita sozze delle tue
interiora!</span></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #cccccc;">Ti spacco
il cranio a sassate!</span></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #cccccc;">Maledetto,
ti strappo la lingua a morsi!</span></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #cccccc;">Ti cavo
gli occhi per darli ai corvi,</span></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #cccccc;">Ti
estirpo la spina dorsale e me ne faccio un flauto!”</span></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #cccccc;"><br />
</span></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #cccccc;">Solo
allora si rese conto di urlare contro l'Altro, che stava in piedi
come lui dall'altra parte del tavolo.</span></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #cccccc;">Stava
urlando a perdifiato, sentiva la voce uscirgli dalla bocca impastata
come una lama spezzata e ruvida, gli tuonava fin nello stomaco e gli
premeva i bulbi oculari.</span></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #cccccc;"><br />
</span></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #cccccc;">L' Altro,
per risposta, non faceva che ripetere ogni azione di Lui, come un
burattino malefico che inscenasse un dramma inutile.</span></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #cccccc;"><br />
</span></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #cccccc;">“Io
ti sgozzo, ti odio! Ti odio!”</span></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #cccccc;"><br />
</span></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #cccccc;">Ormai
definitivamente perduto, Lui raccolse tutta la forza esacerbata e
nervosa che aveva in corpo, e si lanciò contro l'Altro con tutta la
violenza che il suo corpo gli permetteva, per prenderlo a testate.</span></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #cccccc;"><br />
</span></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #cccccc;">Colpiva,
colpiva ciecamente, e vedeva stelle e forme colorate stagliarsi
contro un buio doloroso, e non riusciva a smettere. Colpiva,
affondava, e sentiva un odio senza fine, sentiva il sangue gocciolare
e il dolore crepitare come fuoco, e allora ci dava dentro ancor di
più, e sbatteva con tutta la violenza che aveva dentro, con tutta la
disillusione che gli aveva squassato il petto, sfogava tutta
l'amarezza del fallimento, della sua ingenuità, la vergogna
dell'aver creduto.</span></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #cccccc;">E con
forza inverosimile sbatteva, sbatteva, sbatteva la testa dell'Altro
contro la sua, con un odio senza fine, mai sazio, mai più placabile.</span></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #cccccc;"><br />
</span></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #cccccc;"><br />
</span></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #cccccc;">Quando
arrivò l'ambulanza, chiamata dal barista, quello che i medici
trovarono fu un uomo con la testa sfracellata, materia cerebrale
sparsa ovunque sul pavimento</span></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #cccccc;">e sullo
specchio cui l'uomo era seduto di fronte.</span></div>
<br />
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
The H Lazarushttp://www.blogger.com/profile/04761352209791777408noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5794547308647568620.post-88818125917763679112013-12-07T11:19:00.002-08:002014-09-12T06:48:37.222-07:00Un pomeriggio<div style="font-size: 14px; line-height: 19px; margin: 0px 0px 0cm; outline: none; padding: 0px; text-align: justify;">
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; line-height: 0.5cm;">
<h4 class="western" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;">
<span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; color: #cccccc;"><span style="font-family: Helvetica Neue Light, HelveticaNeue-Light, Helvetica Neue, Helvetica, Arial, sans-serif;">“</span><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="font-size: 10pt;"><span style="font-weight: normal;"><span style="font-family: Helvetica Neue Light, HelveticaNeue-Light, Helvetica Neue, Helvetica, Arial, sans-serif;">Di
qua!”, urlò la donna con voce argentina.</span><br /><span style="font-family: Helvetica Neue Light, HelveticaNeue-Light, Helvetica Neue, Helvetica, Arial, sans-serif;">Correva tra la selva
verdissima orientandosi alla perfezione, io ne seguivo la voce perchè
tutto quello che potevo vedere erano porzioni delle sue gambe nude
lampeggiare tra le radici contorte degli alberi.</span></span></span></span></span><span style="color: #cccccc; font-family: Helvetica Neue Light, HelveticaNeue-Light, Helvetica Neue, Helvetica, Arial, sans-serif; line-height: 0.5cm;"><span style="font-size: 10pt;"><span style="font-weight: normal;">“</span></span></span><span style="color: #cccccc; line-height: 0.5cm;"><span style="font-size: 10pt;"><span style="font-weight: normal;"><span style="font-family: Helvetica Neue Light, HelveticaNeue-Light, Helvetica Neue, Helvetica, Arial, sans-serif;">Siamo
quasi arrivate!”.</span></span></span></span><span style="color: #cccccc; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 10pt; font-weight: normal; line-height: 0.5cm;">Si fermò al limitare di una piccola radura,
muri verdi protesi verso un cielo bianco di luce, odore di muffa e di
stantio, verde, odore di verde. Facendo qualche altro passo mi indicò
un punto al margine estremo dello spazio e vidi una carcassa di
qualche quadrupede, probabilmente un cane.</span></h4>
<h4 class="western" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; font-family: 'Helvetica Neue Light', HelveticaNeue-Light, 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, sans-serif;">
<span style="color: #cccccc; font-family: Helvetica Neue Light, HelveticaNeue-Light, Helvetica Neue, Helvetica, Arial, sans-serif; line-height: 0.5cm;"><span style="font-size: 10pt;"><span style="font-weight: normal;">“</span></span></span><span style="color: #cccccc; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; line-height: 0.5cm;"><span style="font-size: 10pt;"><span style="font-weight: normal;">Lidia,
perchè mi hai portato qui? Questa discussione non potevamo farla a
casa? Davanti a un bicchiere di vino, magari”.</span></span></span><span style="color: #cccccc; font-family: Helvetica Neue Light, HelveticaNeue-Light, Helvetica Neue, Helvetica, Arial, sans-serif; line-height: 0.5cm;"><span style="font-size: 10pt;"><span style="font-weight: normal;">“</span></span></span><span style="color: #cccccc; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; line-height: 0.5cm;"><span style="font-size: 10pt;"><span style="font-weight: normal;">Assolutamente
no”, disse lei accosciandosi sui suoi pantaloncini cortissimi, lo
zaino minuscolo fra le mani, <br />“</span></span></span><span style="color: #cccccc; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 10pt; font-weight: normal; line-height: 0.5cm;">e quanto al vino l'ho portato io, e
pure i bicchieri. E siccome sono la tua amica preferita e ti conosco
bene, ho portato pure i fuochi d'artificio”, disse con un sorriso
malizioso, mostrandomi una busta d'erba che aveva in una delle tasche
della borsa.</span><span style="color: #cccccc; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; line-height: 0.5cm;"><span style="font-size: 10pt;"><span style="font-weight: normal;">Presi
la busta d'erba e cominciai a girare una canna, avvicinandomi
lentamente al cadavere.</span></span></span><span style="color: #cccccc; font-family: Helvetica Neue Light, HelveticaNeue-Light, Helvetica Neue, Helvetica, Arial, sans-serif; line-height: 0.5cm;"><span style="font-size: 10pt;"><span style="font-weight: normal;">“</span></span></span><span style="color: #cccccc; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; line-height: 0.5cm;"><span style="font-size: 10pt;"><span style="font-weight: normal;">Ah,
Porter. Era un cane simpatico. Dovremmo seppellirlo, e poi dirlo a
Mary. Le spiacerà davvero tanto”.</span></span></span><span style="color: #cccccc; font-family: Helvetica Neue Light, HelveticaNeue-Light, Helvetica Neue, Helvetica, Arial, sans-serif; line-height: 0.5cm;"><span style="font-size: 10pt;"><span style="font-weight: normal;">“</span></span></span><span style="color: #cccccc; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; line-height: 0.5cm;"><span style="font-size: 10pt;"><span style="font-weight: normal;">Tutti
ci dispiacciamo per la morte. Per la morte di un animale in
particolare”.</span></span></span></h4>
<h4 class="western" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; font-family: 'Helvetica Neue Light', HelveticaNeue-Light, 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, sans-serif;">
<span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; color: #cccccc;"><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="font-size: 10pt;"><span style="font-weight: normal;">Lidia stava seduta su una roccia muschiosa, e
guardava assorta i resti del cane, due bicchieri di vino nella mano
destra. Tornai da lei e mi sedetti ai suoi piedi, prendendone uno dei
due.<br />Mi sorrise. Biondissima e senza trucco dimostrava quasi la
metà dei suoi trent'anni.<br />Sorseggiammo in silenzio, poi riposi il
bicchiere su un tronco mentre accendevo la canna.<br />Aspirai
profondamente.</span></span></span><span style="font-family: Helvetica Neue Light, HelveticaNeue-Light, Helvetica Neue, Helvetica, Arial, sans-serif;"><span style="font-size: 10pt;"><span style="font-weight: normal;">“</span></span></span><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="font-size: 10pt;"><span style="font-weight: normal;">Allora,
che mi devi dire? Mi hai portato qui solo per Porter?”</span></span></span><span style="font-family: Helvetica Neue Light, HelveticaNeue-Light, Helvetica Neue, Helvetica, Arial, sans-serif;"><span style="font-size: 10pt;"><span style="font-weight: normal;">“</span></span></span><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="font-size: 10pt;"><span style="font-weight: normal;">No,
certo che no. Porter è stato incidentale. Ti ho portato qui per
parlare un po' più liberamente di come faremmo se quella stronza
della tua inquilina non girasse sempre per casa a ficcanasare. Porter
però potrebbe essere un importante spunto di conversazione”.<br />Mi
sfuggì una smorfia, sapevo che Lidia non aveva nessuna simpatia per
la mia coinquilina, ma da qui a chiamarla stronza...oddio, era pur
vero che origliare era un suo brutto difetto.<br />Momento di silenzio,
altra boccata.<br />Sentivo l'erba bruciarmi piacevolmente in gola,
come un fresco liquore frizzante.<br />Sentivo anche il sangue
sciogliersi piano piano, scorrere di nuovo al suo ritmo normale nelle
vene. <br />Dopo anni di assuefazione, paradossalmente ero più me stessa e
più lucida quando avevo fumato piuttosto che da sobria. Passai
lentamente la canna a Lidia, mentre affondavo gli occhi nella
vegetazione.</span></span></span><span style="font-family: Helvetica Neue Light, HelveticaNeue-Light, Helvetica Neue, Helvetica, Arial, sans-serif;"><span style="font-size: 10pt;"><span style="font-weight: normal;">”</span></span></span><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="font-size: 10pt;"><span style="font-weight: normal;">Quanti
strati...quanti strati di foglie, di rami, di sterpaglia, di
verdemarronearanciocrarossonerogrigio, di forme, di volumi. Cazzo, è
un mosaico intricatissimo”. <br />Lo dissi a voce alta, dando fiato ad un
pensiero, senza nemmeno accorgermene. <br />Lidia scoppiò a ridere.</span></span></span><span style="font-family: Helvetica Neue Light, HelveticaNeue-Light, Helvetica Neue, Helvetica, Arial, sans-serif;"><span style="font-size: 10pt;"><span style="font-weight: normal;">”</span></span></span><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="font-size: 10pt;"><span style="font-weight: normal;">Che
cazzo ridi, scema!”, ma stavo già ridendo pure io.<br />Mi diede una
leggera pacca sulla spalla, tra il canzonatorio e l'affettuoso, la
canna tra le labbra e i capelli illuminati dal sole, come se fossero
un' aureola.</span></span></span><span style="font-family: Helvetica Neue Light, HelveticaNeue-Light, Helvetica Neue, Helvetica, Arial, sans-serif;"><span style="font-size: 10pt;"><span style="font-weight: normal;">“ </span></span></span><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="font-size: 10pt;"><span style="font-weight: normal;">Sapevo
che avresti detto una cosa simile prima o dopo. Scommetto anche che
stavi per tirare fuori una analogia col mondo dell'informatica. Tipo
che tutti quegli strati sono come stringhe, e ogni singolo oggetto
che li compone bit di informazione.<br />Non è così?...Ah ah ah ah! E'
così, è così!”<br />Ed era vero, lo stavo pensando veramente.
Lidia continuava a ridere, si fermò solo qualche istante dopo per
riattaccarsi al bicchiere porgendomi di nuovo la canna.</span></span></span><span style="font-family: Helvetica Neue Light, HelveticaNeue-Light, Helvetica Neue, Helvetica, Arial, sans-serif;"><span style="font-size: 10pt;"><span style="font-weight: normal;">“</span></span></span><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="font-size: 10pt;"><span style="font-weight: normal;">E'
vero. Va bene, lo sai che ho una testa che funziona a modo suo, che
ci posso fare”.</span></span></span><span style="font-family: Helvetica Neue Light, HelveticaNeue-Light, Helvetica Neue, Helvetica, Arial, sans-serif;"><span style="font-size: 10pt;"><span style="font-weight: normal;">“</span></span></span><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="font-size: 10pt;"><span style="font-weight: normal;">Ma
a me piace. Voglio dire, per quanto le tue idee siano strampalate mi
piace come vedi il mondo. Alle volte penso alle cose come potresti
pensarci tu, e mi sembra che acquisiscano una oggettività
diversa”.</span></span></span><span style="font-family: Helvetica Neue Light, HelveticaNeue-Light, Helvetica Neue, Helvetica, Arial, sans-serif;"><span style="font-size: 10pt;"><span style="font-weight: normal;">“</span></span></span><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="font-size: 10pt;"><span style="font-weight: normal;">Dai,
non mi sfottere”.</span></span></span><span style="font-family: Helvetica Neue Light, HelveticaNeue-Light, Helvetica Neue, Helvetica, Arial, sans-serif;"><span style="font-size: 10pt;"><span style="font-weight: normal;">“</span></span></span><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="font-size: 10pt;"><span style="font-weight: normal;">No,
davvero. Ti ricordi quando parlavamo della sinestesia? Da quando
l'abbiamo fatto non penso più, per esempio”, alzò il bicchiere
verso il sole, e il vino divenne una coppa di sangue fluorescente,
“che sto bevendo del vino. Ci sento il rosso, dentro. Il rosso
cupo, quasi nero. D'improvviso ha il sapore dei temporali, e i
temporali sono quelli di terre lontane, orientali, e immagino la
stessa nuvola gravida di nero e di rosso scaricarsi in mezzo al
deserto, dove donne velate dagli occhi neri come la notte si
rifugiano nelle loro case di sabbia, case profumate di spezie grezze
e tinture per tessuti preziosi. E' bellissimo...ogni sorso è un
mondo.”<br />La guardai stupita, espirando.</span></span></span><span style="font-family: Helvetica Neue Light, HelveticaNeue-Light, Helvetica Neue, Helvetica, Arial, sans-serif;"><span style="font-size: 10pt;"><span style="font-weight: normal;">“</span></span></span><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="font-size: 10pt;"><span style="font-weight: normal;">Diamine
Lidia, fumare non ti fa mica bene sai?”<br />E giù a ridere.<br />Ripresi
il discorso: “la sinestesia è uno dei modi più naturali per
vedere il mondo, secondo me.<br />E intendo proprio vedere, non
guardare. L'accostamento e l'analogia ad un livello così stretto
permettono di strutturare e incrociare sapere ed esperienza,
trasformandole in una tessitura interiore...dov'è la busta? Ah
ecco...dicevo?...tessitura interiore che non ha niente a che vedere
con la nozione ma con il vissuto. E' più naturale.”</span></span></span><span style="font-family: Helvetica Neue Light, HelveticaNeue-Light, Helvetica Neue, Helvetica, Arial, sans-serif;"><span style="font-size: 10pt;"><span style="font-weight: normal;">“</span></span></span><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="font-size: 10pt;"><span style="font-weight: normal;">E'
come quando impari sognando.”</span></span></span><span style="font-family: Helvetica Neue Light, HelveticaNeue-Light, Helvetica Neue, Helvetica, Arial, sans-serif;"><span style="font-size: 10pt;"><span style="font-weight: normal;">“</span></span></span><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="font-size: 10pt;"><span style="font-weight: normal;">Sì.
Sì è così.”<br />Ancora silenzio.<br />Lidia si era di nuovo assorta
guardando un cespuglio poco distante, attorno al quale volteggiavano
delle minuscole farfalline multicolore.<br />Mi misi a rollare un'altra
canna, e quasi accecata dalla luce intensa che in quel momento
scendeva dritta sul mio capo, socchiusi gli occhi. Annullato un solo
istante il senso della vista, mi travolse il rumore
dell'ambiente.<br />Vento leggero tra le foglie, uccelli d'intorno, il
ronzio delle mosche sul cadavere di Porter.<br />Di nuovo quella
sensazione di stratificazione. Livelli su livelli, tridimensionalità
crudele e inafferrabile. Provai un momento di fastidiosa vertigine,
per cui mi spostai in un angolo più ombreggiato.<br />Accesi la
canna.<br />Quattro tiri a pieni polmoni, altro bicchiere di vino in
scivolata.<br />Ne girai automaticamente un'altra che porsi a Lidia,
che nel frattempo era scesa dalla roccia per stendersi all'ombra,
vicino al cespuglio con le farfalle. Era totalmente rapita da
esse.<br />Rimanemmo così per qualche altro minuto, senza nessun
imbarazzo per il silenzio.<br />Sapevo che anche lei come me stava
ascoltando i rumori.<br />Forse stava pensando a quello che pensavo io,
agli strati.<br />O forse stava cercando di indovinare quello a cui
pensavo.<br />Mi sorpresi a fissare un punto distante nel bosco, da
diverso tempo ormai, mentre con un pigro e finto sesto senso cercavo
di percepire Lidia stesa poco distante.<br />Ma stava scivolando via
tutto, la mia amica mi pareva un'isola distantissima nel tempo e
nello spazio, e perdersi sembrava piacevole.<br />Mi immersi in quella
sensazione. Non era perdersi, era...era
qualcos'altro...era...verde.<br />Stormire delle foglie.<br />Adesso
sentivo chiaramente anche un ruscello, probabilmente nelle nostre
prossimità, che mormorava qualcosa alle pietre sulle quali
scorreva.<br />Forse pregava, o forse le stava rimproverando.<br />O
forse ancora stava recitando il suo monologo senza preoccuparsi di
loro.</span></span></span><span style="font-family: Helvetica Neue Light, HelveticaNeue-Light, Helvetica Neue, Helvetica, Arial, sans-serif;"><span style="font-size: 10pt;"><span style="font-weight: normal;">“</span></span></span><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="font-size: 10pt;"><span style="font-weight: normal;">Siamo...siamo
alieni?”<br />La voce di Lidia era terrosa e sorda, mi giunse da
lontano.</span></span></span><span style="font-family: Helvetica Neue Light, HelveticaNeue-Light, Helvetica Neue, Helvetica, Arial, sans-serif;"><span style="font-size: 10pt;"><span style="font-weight: normal;">“</span></span></span><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="font-size: 10pt;"><span style="font-weight: normal;">Eh?”</span></span></span><span style="font-family: Helvetica Neue Light, HelveticaNeue-Light, Helvetica Neue, Helvetica, Arial, sans-serif;"><span style="font-size: 10pt;"><span style="font-weight: normal;">“</span></span></span><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="font-size: 10pt;"><span style="font-weight: normal;">Siamo
alieni?” si rimise a sedere, a gambe incrociate.<br />Non so perchè
ma pensai fugacemente che aveva un ventre perfetto per ospitare un
bimbo.</span></span></span><span style="font-family: Helvetica Neue Light, HelveticaNeue-Light, Helvetica Neue, Helvetica, Arial, sans-serif;"><span style="font-size: 10pt;"><span style="font-weight: normal;">“</span></span></span><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="font-size: 10pt;"><span style="font-weight: normal;">Che
vuol dire?”</span></span></span><span style="font-family: Helvetica Neue Light, HelveticaNeue-Light, Helvetica Neue, Helvetica, Arial, sans-serif;"><span style="font-size: 10pt;"><span style="font-weight: normal;">“</span></span></span><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="font-size: 10pt;"><span style="font-weight: normal;">Alieni.
Diversi. Provenienti da mondi diversi. Diversi tra di noi, e mai
totalmente comprensibili a noi stessi e agli altri. Siamo di fuori
intendo, stranieri? Siamo...separati?”<br />Corrugai la fronte, che
mi parve fatta di catene montuose.<br />Mi guardai le mani come se non
fossero le mie, cercando di capire il senso della domanda della mia
amica.<br />Guardai lei. Era diventata una statua di sale, un Buddha
dei boschi, ma con l'aria inquisitoria e un po' preoccupata. Espirava
il fumo dal naso.<br />Scossi la testa cercando di ritornare un po' in
me, mi sentivo completamente sparsa nell'ambiente.<br />Forse non ero
poi così padrona di me stessa.<br />Lidia era immobile e mi bucava con
gli occhi.<br />Ero la sua ancora, probabilmente anche lei sentiva di
stare sciogliendosi.<br />Solo quando finii il discorso mi resi conto
che l'avevo detto proprio io, con la voce roca e atona:</span></span></span><span style="font-family: Helvetica Neue Light, HelveticaNeue-Light, Helvetica Neue, Helvetica, Arial, sans-serif;"><span style="font-size: 10pt;"><span style="font-weight: normal;">“</span></span></span><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="font-size: 10pt;"><span style="font-weight: normal;">Certo
che lo siamo. Siamo figli delle stelle, noi. Letteralmente. Le
molecole che formano il nostro corpo si sono costituite da residui di
polvere cosmica, da detriti di impatti di corpi celesti, da sostanze
chimiche provenienti dallo spazio esterno che poi in miliardi di anni
si sono combinate in maniera più o meno casuale fino a costituire
quello che siamo noi. Non solo noi, tutto il nostro pianeta.
Cerchiamo dio nei cieli, esattamente da dove veniamo noi. Ironico.<br />La
Terra è un' astronave.<br />Tutto quello che contiene, animali,
piante, uomini, pietre, tutto è nato da quello.<br />A guardare bene
siamo fratelli anche dei sassi. Siamo un tutt' uno.<br />Vibriamo dello
stesso tipo di elettromagnetismo delle cose inerti, a frequenze
differenti magari, ma è lo stesso. Mai sentito parlare della teoria
dei campi morfogenetici? Sai, quella che dice che ogni idea ha una
sua frequenza specifica, e che ogni cervello può sintonizzarsi su
quella frequenza e ricevere quell' idea. Questo spiegherebbe perchè,
ad esempio, due scienziati che non si conoscono e che abitano a
migliaia di chilometri di distanza raggiungono la stessa invenzione a
distanza di qualche giorno. Non se ne parla, ma succede molto più
spesso di quello che potremmo immaginare. Pensa solo a questo, e ti
rendi conto di quanto siamo collegati. E sì, siamo alieni. Siamo
separati da ben poco però. L'idea di separazione stessa è solo ad
uso e consumo di chi vuole differenziare o definire i poteri. Tutti
siamo un Tutto. Anche Porter.<br />Porter era nostro fratello,
Lidia.<br />Siamo alieni, e siamo una sola cosa.<br />E pensa un po', il
dio che andiamo cercando non è altro che le nostre stesse origini.
Siamo noi quel dio, Lidia.”<br />La mia amica mi stava guardando con
due occhi immensi.<br />Immensi e oceanici.<br />Si girò lentamente a
guardare il cadavere del cane.<br />Pensavo che stesse per mettersi a
ridere perchè ero stata forse troppo patetica, anche se tutto quello
che avevo detto lo pensavo e lo sentivo veramente.<br />Sapevo che era
l'unica verità assoluta che potevo dire con onestà di conoscere, di
tutta una vita.<br />Invece la guardai mentre le si arrossavano gli
occhi, e cominciò a piangere sommessamente.</span></span></span><span style="font-family: Helvetica Neue Light, HelveticaNeue-Light, Helvetica Neue, Helvetica, Arial, sans-serif;"><span style="font-size: 10pt;"><span style="font-weight: normal;">“</span></span></span><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="font-size: 10pt;"><span style="font-weight: normal;">Porter...nostro
fratello?”, disse con la voce smarrita di una bambina che comprende
una cosa serissima.</span></span></span><span style="font-family: Helvetica Neue Light, HelveticaNeue-Light, Helvetica Neue, Helvetica, Arial, sans-serif;"><span style="font-size: 10pt;"><span style="font-weight: normal;">“</span></span></span><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="font-size: 10pt;"><span style="font-weight: normal;">Come
abbiamo fatto a non accorgercene prima,” proseguì, “e non
intendo solo del povero Porter...perchè adesso che me lo dici lo
vedo. Vedo tutto chiaramente. E capisco anche che l'ho sempre saputo.
Perchè facciamo finta di non saperlo? Questa è una colpa orribile,
Diana, come facciamo a far finta di nulla? L'umanità intera,
cazzo!”</span></span></span><span style="font-family: Helvetica Neue Light, HelveticaNeue-Light, Helvetica Neue, Helvetica, Arial, sans-serif;"><span style="font-size: 10pt;"><span style="font-weight: normal;">“</span></span></span><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="font-size: 10pt;"><span style="font-weight: normal;">Lidia,
adesso stai esagerando. Non sono mica la prima che lo dice. E nemmeno
l'unica. Forse è che adesso sei disposta a sentire, tutto qui.”</span></span></span><span style="font-family: Helvetica Neue Light, HelveticaNeue-Light, Helvetica Neue, Helvetica, Arial, sans-serif;"><span style="font-size: 10pt;"><span style="font-weight: normal;">“</span></span></span><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="font-size: 10pt;"><span style="font-weight: normal;">Oh
sì. E non voglio dimenticarlo più.”<br />Si alzò da terra con un
gesto incredibilmente energico, considerando come fosse atterrita
solo qualche istante prima.<br />Mi sorrise con gli occhi pieni di
lacrime.</span></span></span><span style="font-family: Helvetica Neue Light, HelveticaNeue-Light, Helvetica Neue, Helvetica, Arial, sans-serif;"><span style="font-size: 10pt;"><span style="font-weight: normal;">“</span></span></span><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="font-size: 10pt;"><span style="font-weight: normal;">Voglio
seppellire nostro fratello. Mi dai una mano? Lo onoriamo, e facciamo
per lui questo ultimo atto d'amore. Vuoi?”<br />Lidia, tra i quindici
e i trent'anni, con un sole radioso nel petto e le sue lunghe gambe,
gli occhi come oceani azzurrissimi e il volto commosso, di fronte a
me.<br />In quel momento cancellò il tempo.<br />Mi allungò la mano per
aiutarmi ad alzarmi.</span></span></span><span style="font-family: Helvetica Neue Light, HelveticaNeue-Light, Helvetica Neue, Helvetica, Arial, sans-serif;"><span style="font-size: 10pt;"><span style="font-weight: normal;">“</span></span></span><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="font-size: 10pt;"><span style="font-weight: normal;">Certo,
facciamolo.”<br />Andammo a casa mia a prendere un badile, un sacco
di juta e dei guanti, in silenzio totale.<br />Tornammo alla radura con
un senso di solennità emozionata, e sempre in silenzio scavammo una
buca profonda per il nostro amico.<br />Sollevammo delicatamente il
corpicino rigido di Porter e lo adagiammo con cura sulla juta che
avevamo disposto sul fondo della buca.<br />Mi sentivo totalmente
concentrata, con il cuore aperto e senza bisogno di alcuna
difesa.<br />Avevo un sentimento dolcissimo dentro, che sgorgava
continuamente in un abbraccio caldo d'amore per la Vita, la vita in
genere e per tutte le creature.</span></span></span><span style="font-family: Helvetica Neue Light, HelveticaNeue-Light, Helvetica Neue, Helvetica, Arial, sans-serif;"><span style="font-size: 10pt;"><span style="font-weight: normal;">“</span></span></span><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="font-size: 10pt;"><span style="font-weight: normal;">Aspetta”
sussurrò Lidia, evidentemente anche lei nel mio stesso stato d'
animo, “non possiamo seppellirlo così...ci manca qualcosa.
Dovremmo brindare a lui, non so, mettergli qualcosa perchè possa
stare...non so, più comodo. Per il suo conforto.”<br />Avevamo solo
vino ed erba.<br />Così non mi sentii ridicola a mettere tra le zampe
di Porter il resto del vino nella bottiglia e quel po' d'erba nella
busta che era avanzata.<br />Mi sembrava anzi che gli avessimo fatto un
dono bellissimo.<br />Semplice, e bellissimo.<br />Poi rimanemmo a
guardarlo ancora qualche istante.<br />Mi trovai a piangere, e Lidia
con me.<br />Ma avevo anche un senso di pace nel cuore.<br />Un senso di
armonia.<br />Eravamo in armonia, in ordine con il tutto, eppure era
stato un gesto così semplice.<br />Ricoprimmo di terra la buca, e per
ultima cosa cogliemmo qualche fiore dall' area antistante la radura,
e li depositammo sul piccolo tumulo di terra.</span></span></span></span></h4>
<h4 align="JUSTIFY" class="western" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; font-family: 'Helvetica Neue Light', HelveticaNeue-Light, 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, sans-serif; font-weight: normal; line-height: 0.5cm;">
<span style="font-family: Helvetica Neue Light, HelveticaNeue-Light, Helvetica Neue, Helvetica, Arial, sans-serif;"><span style="font-size: 10pt;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;"><span style="color: #cccccc; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Poi
rincasammo entrambe ancora emozionate, in silenzio.<br />Lidia mi
chiese di usare il bagno e dopo avermi abbracciato a lungo se ne andò
senza dire nemmeno una parola.<br />Il giorno dopo andai dalla
proprietaria del cane e le dissi che lo avevamo trovato morto, e che
l'avevamo sepolto nella radura. La signora si mise a piangere ma mi
ringraziò calorosamente.</span></span></span></span></h4>
<h4 align="JUSTIFY" class="western" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; font-family: 'Helvetica Neue Light', HelveticaNeue-Light, 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, sans-serif; line-height: 0.5cm;">
<span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; color: #cccccc;">“<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="font-size: 10pt;"><span style="font-weight: normal;">Amavo
quel cane come fosse il mio piccolino. Lo avevo chiamato Porter in
onore di un fratello che persi in guerra, un fratello che amavo
perdutamente.”</span></span></span><span style="font-family: Helvetica Neue Light, HelveticaNeue-Light, Helvetica Neue, Helvetica, Arial, sans-serif;"><span style="font-size: 10pt;"><span style="font-weight: normal;"><br /></span></span></span><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="font-size: 10pt;"><span style="font-weight: normal;">Le
sorrisi e tornai a casa.</span></span></span><span style="font-family: Helvetica Neue Light, HelveticaNeue-Light, Helvetica Neue, Helvetica, Arial, sans-serif;"><span style="font-size: 10pt;"><span style="font-weight: normal;"><br /></span></span></span><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="font-size: 10pt;"><span style="font-weight: normal;">Il
mio cuore abbracciava Tutto.</span></span></span></span></h4>
<div style="font-family: 'Helvetica Neue Light', HelveticaNeue-Light, 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, sans-serif;">
<span style="color: #cccccc;"><br /></span>
</div>
<div align="JUSTIFY" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; font-family: 'Helvetica Neue Light', HelveticaNeue-Light, 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, sans-serif; line-height: 0.5cm; margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #cccccc;"><br /></span></div>
</div>
<div style="font-family: 'Helvetica Neue Light', HelveticaNeue-Light, 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, sans-serif;">
<span style="color: #cccccc;"><br /></span>
</div>
<h4 style="font-family: 'Helvetica Neue Light', HelveticaNeue-Light, 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, sans-serif;">
<div align="JUSTIFY" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; line-height: 0.5cm; margin-bottom: 0cm;">
<span style="background-color: black; color: #cccccc;"><br /></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; font-weight: normal; line-height: 0.5cm; margin-bottom: 0cm;">
<span style="background-color: black; color: #cccccc;"><br /></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
</h4>
</div>
</div>
The H Lazarushttp://www.blogger.com/profile/04761352209791777408noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5794547308647568620.post-91828544553350460112013-02-10T17:43:00.001-08:002013-02-10T17:48:34.442-08:00AcromegaliaSono ignorante.<br />
Un sacco di cose non so, non conosco, ignoro.<br />
E proprio per questo, so di poter crescere.<br />
<br />
I can grow further.<br />
<br />
Sto leggendo "V per Vendetta" in ritardo di anni, con tutta la mia ignoranza.<br />
Ma sono fortunata: l'ignoranza che mi contraddistingue ha a che vedere solo con una mancanza di dati e di interesse riguardo a certi argomenti, piuttosto che a posizioni prese a prescindere.<br />
Posso cambiare idea, tornare sui miei passi, cambiare completamente antipodo: è una questione di punti di vista, piuttosto che di prese di posizione.<br />
Cambiare d'altronde è un inevitabile diritto e necessità della sopravvivenza.<br />
<br />
Così, dopo anni passati a dire che la politica mi fa schifo e non mi interessa, che non fa parte della mia essenza, ecco che mi trovo ad affrontarla, con la mia solita feroce passione e curiosità.<br />
<br />
V per Vendetta.<br />
Mi sento di nuovo quindicenne, ma ricca. Vedo.<br />
Oltre la necessità e la fame di capire, di imparare i meccanismi dell'Arte Sequenziale -di quella misteriosa e multisensoriale narrazione tipica del fumetto-, trovo temi a me insospettabilmente cari.<br />
<br />
Si può dire di aver amato senza sapere? Si può dire, come nel più stereotipato "ama il tuo nemico", che improvvisamente quello che sentivi di deprecare nel tuo intimo diventa un tema essenziale per te?<br />
<br />
I don't care.<br />
<br />
E' così adesso, punto e basta.<br />
<br />
Ho un amico di penna, uno scrittore in erba la cui passione e gioia nello scrivere mi si riversa addosso come una piena del Nilo, quando mi manda le sue righe perchè possa visionarle e dirgli ciò che penso.<br />
<br />
Andrès.<br />
<br />
Lui si fida del mio gusto, e quando scrive qualcosa me lo manda.<br />
E non sa di farmi un dono TOTALE, dove la fresca nudità della sua essenza e dei suoi sogni mi sprona e mi disseta.<br />
<br />
Non gli importa d'altro che d'essere libero.<br />
Come non invidiare questa sua disposizione d'animo?<br />
Si sente libero nel momento in cui espone se stesso.<br />
<br />
Cosa che invece io rifuggo.<br />
Basta proteggersi, basta scappare.<br />
Ho smesso di scrivere e di suonare per questo.<br />
Ho finto anche quando dipingevo.<br />
Ho smesso di manifestarmi.<br />
Che falsa.<br />
<br />
"Alla gente non interessa quello che ho da dire, alla gente non importa trovare il tempo, la gente non capisce"...tutte vaccate per coprire un problema con me stessa.<br />
<br />
Basta ricorrere all' autocensura per un senso di protezione.<br />
Sono quello che sono, ho le idee che ho.<br />
Non rubo il tuo tempo: se sei qui, vuol dire che almeno un po' ti interessa quel che ho da dire.<br />
Se non ti interessa, cambierai pagina.<br />
"Non voglio limitare la libertà di nessuno" era il mio pensare, ma così facendo limitavo la mia.<br />
<br />
E allora sia quel che sia,<br />
sono quel che sono.<br />
Ho qualcosa da dire.<br />
<br />
Patetica, antipatica, saccente, stereotipata, già sentita, romantica: non ha importanza.<br />
E' il mio punto di vista, ha lo stesso valore di ogni altro,<br />
<br />
come ogni singola pietruzza del mosaico.<br />
<br />
<br />
Voglio essere libera.<br />
E non dipende da nessuno se non da me.<br />
<br />
Ho idee ed ideali: quando non sarò più, quelle, ultraterrene, mi sopravviveranno.<br />
Quelle solo posso lasciare.<br />
<br />
<br />
<br />
Il resto, è solo Vaudeville.<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
Con un ringraziamento speciale ad Andrès.<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />The H Lazarushttp://www.blogger.com/profile/04761352209791777408noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5794547308647568620.post-7618393802413992452012-10-27T11:30:00.002-07:002012-10-27T11:33:39.525-07:00Manticora Autoproduzioni<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Come sapete dal proliferare spammaticmediatico degli ultimi mesi, con altri sette amici (nonchè bravi professionisti in erba) stiamo dando vita al progetto Manticora.<br />Un anno fa nasceva l'idea e per festeggiare il compleanno della simpatica bestiola, andiamo a presentare <i>Sindrome</i> (primo albo in uscita) a LuccaComics.</span><br />
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Ci potrete trovare allo stand <span style="line-height: 18px;">S29 della SelfArea in Piazza San Romano dal 1 al 5 novembre, ingresso gratuito -è il caso di dire anche<b> ingrasso</b> gratuito, visto che oltre all'albo abbiamo anche spillette, segnalibri, disegni vari e biscottini- !</span></span><br />
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="line-height: 18px;"><br /></span>
<span style="line-height: 18px;">Intanto, per alimentare la vostra curiosità e per farci conoscere un po' meglio, inserisco in calce qualche link che vi reindirizzerà presso alcuni blog molto interessanti, che oltre a nostre interviste e immagini contengono tante altre golose informazioni per chi ama l'arte, l' illustrazione e il fumetto:</span><b><br /></b></span><br />
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif; line-height: 18px;"><br /></span>
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">-<b>Flashfumetto: </b>portale sul mondo del fumetto ed editoria; questo sito è un giacimento di documenti e recensioni, specie riguardanti il mondo dell' autoproduzione bolognese ma non solo. Trovate segnalati anche eventi e nuovi fumettisti.</span><br />
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: center;">
<a href="http://www.flashfumetto.it/approfondimenti/pagina/14/65"><span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">http://www.flashfumetto.it/approfondimenti/pagina/14/65</span></a></div>
<div style="text-align: center;">
<b><span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></b></div>
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><b>-notunonlosaifare:</b> un blog sull' arte contemporanea, che ci ha gentilmente ospitato per una intervista, ma del quale consiglio caldamente una visione allargata</span><br />
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span>
<div style="text-align: center;">
<a href="http://notunolosaifare.tumblr.com/post/34411421598/manticora-autoproduzioni"><span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">http://notunolosaifare.tumblr.com/post/34411421598/manticora-autoproduzioni</span></a></div>
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">-<b>Mary &The Teapot:</b> nasce come laboratorio creativo, e si propone di intervistare personalità emergenti fra videomaker, fotografi, illustratori, fumettisti e creativi in genere.</span><br />
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Ci sono anche esperienze di prima mano di festival ed eventi come per esempio il BilBolBul o il Crack!</span><br />
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span>
<div style="text-align: center;">
<a href="http://blog.maryandtheteapot.com/?p=1742"><span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">http://blog.maryandtheteapot.com/?p=1742</span></a></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">-----------------------------------------------------------------------</span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Per concludere, allego il link del blog di Manticora Autoproduzioni, dove troverete tutti gli aggiornamenti che ormai non potete più fare a meno di ricevere, e anche le Bio dei componenti del gruppo. </span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: center;">
<a href="http://gruppo-manticora.blogspot.it/"><span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">http://gruppo-manticora.blogspot.it/</span></a></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">Ah! E la pagina FB! Basta un click per averci a portata di mano!</span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: center;">
<a href="http://www.facebook.com/pages/Manticora-Autoproduzioni"><span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif;">http://www.facebook.com/pages/Manticora-Autoproduzioni</span></a></div>
<div style="text-align: left;">
<br /></div>
The H Lazarushttp://www.blogger.com/profile/04761352209791777408noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5794547308647568620.post-41684754201968481862012-03-16T14:11:00.001-07:002012-10-27T07:27:01.039-07:00Appunti sull' Ecpirosi<div style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">
Vale a dire un tema a me già da molto caro, o piuttosto che mi ossessiona da tempo. Ossia l'energia e il suo impiego.</div>
<div style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif;">
<<<i>Tanto gentile e tanto onesta pare la Wikipedia mia quand' ella altrui saluta</i>>> così ci traduce il curioso fenomeno:</div>
<br />
<div style="font-family: "Courier New",Courier,monospace; text-align: left;">
<span style="font-size: small;"><b>Ecpirosi</b> è la conflagrazione universale (o incendio e fine del mondo) secondo gli stoici, per i quali ogni cosa deriva dal fuoco e nel fuoco ritorna alla fine del proprio ciclo evolutivo. </span></div>
<div style="font-family: "Courier New",Courier,monospace; text-align: left;">
<span style="font-size: small;">La fisica stoica si richiama alla concezione eraclitea del fuoco come forza produttiva e ragione ordinatrice del mondo. </span></div>
<div style="font-family: "Courier New",Courier,monospace; text-align: left;">
<span style="font-size: small;">Da questo <i>fuoco artigiano</i> si genera il mondo il quale, in certi periodi determinati di tempo, si distrugge e torna a rinascere dal fuoco. Per questa ragione si è soliti parlare di<i> eterno ritorno del medesimo </i>che si produce ciclicamente sotto forma di conflagrazione universale o appunto <b>ecpirosi</b>. Ogni periodo che si produce dal fuoco e che culmina nella distruzione attraverso il fuoco stesso è definito <i>diakosmesis</i>.</span></div>
<div style="font-family: "Courier New",Courier,monospace; text-align: left;">
<span style="font-size: x-small;"><br />
</span></div>
<div style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif; text-align: left;">
<span style="font-size: small;">Bene, premettendo che mi sto autoiniziando alla filosofia e che sono piuttosto ignorante sul campo, cionondimeno ho un cervello pensante (colpa dei coloranti, sappiatelo, produttori di merendine sintetiche) e orribilmente analogico.</span></div>
<div style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif; text-align: left;">
<span style="font-size: small;">Le basi di questa speculazione, come detto dalla mia Amata, le gettò Eraclito.</span></div>
<div style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif; text-align: left;">
<span style="font-size: small;"><i>Au contràire</i> del dolce Platone, il caro Eraclito sosteneva che l'oggettivazione della percezione soggettiva non è la soluzione finale di ogni cosa, giacchè per quanto è auspicabile avere una legge generale di interpretazione di un dato reale scevra di ogni soggettività, è comunque con la mia percezione sensoriale soggettiva che traduco a me stesso i dati del mondo Reale, e pertanto ogni oggettività non è mai imprescindibile dal soggettivo. </span><br />
<span style="font-size: small;">Da qui, dopo un infinito e noiosissimo bisticcio di parole, si arriva al Logos. Il Logos, la parola, è lo strumento principe di comunicazione, e come tale passibile di svelare o nascondere le informazioni, di raccontare il dato Reale o di nasconderlo. </span><br />
<span style="font-size: small;">Sotto questo punto di vista il Logos diventa un mezzo di trasmissione della realtà. </span><br />
<span style="font-size: small;">Curioso notare come, per un solo inciampo spaziale, la parola Logos è vicinissima alla parola <i>F</i>logos, ossia Fuoco. </span><br />
<span style="font-size: small;">Il fuoco della parola, fuoco del pensiero, fuoco che forgia nuove realtà, fuoco Prometeico.</span></div>
<div style="font-family: Arial,Helvetica,sans-serif; text-align: left;">
<div>
<span style="font-size: small;">Il fatto che il fenomeno dell'Ecpirosi sottenda poi ad una certa ciclicità, quasi fosse una primavera che torna dopo ogni inverno, </span>sempre uguale ma diversa...non so voi ma a me rimanda al crollo degli imperi, se vuoi pure ad un Panta Rei, alla ciclicità con la quale si ripetono determinati eventi.</div>
<div>
Andiamo, lo so benissimo da me che buona parte di certi studi quantistici ripetono che la ciclicità della storia è solamente una convinzione umana e che il tempo è una semplice linea retta (di-retta dove, non si sa), ma a questo punto gli algoritmi?<br />
C'è un ritmo nelle cose, non mi interssa quello che dicono gli scienziati o gli uomini di Fede -che poi si tratta solo di un punto di vista, una credenza. Sostituisci la <i>Macchina</i> e <i>Tecnica</i> al <i>Dio</i>, e il risultato dell'equazione non cambia- ma il ritmo c'è. </div>
<div>
E il ritmo è fatto di variazioni su una stessa monade che inevitabilmente si ripete.</div>
Anche antropocentricamente parlando, abbiamo solo l'illusione che l' Uomo sia cambiato, progredito, migliorato.<br />
<br />
Perdio. L'uomo è la stessa scimmia d'un tempo.<br />
E no: non sono amare parole d'una compiaciuta disincantata. Nessuna accezione negativa nel periodo di cui sopra, semplicemente è così. <br />
<br />
Quel che rileggo in certi libri a proposito di rituali, spettacoli, forme artistiche, sociali e politiche dell'antichità, dei primordi dell'uomo, sono le medesime di quelle attuali.<br />
Ogni cosa è quel che è, e non può che somigliare a sè stessa, all'infinito.<br />
Uno pensa di non essere <i>Narciso</i>, colui che rimira lo <i>specchio</i>, ma è nella nostra natura.<br />
<br />
La storia di Narciso è la storia di ogni uomo, che attraverso la speculazione filosofica e la speculazione fisica, attraverso uno specchio insomma, non cerca altro che la conferma della qualità della sua interpretazione del mondo e del suo posto in esso, nell' immenso sistema che esso è.<br />
<br />
Leggo le tragedie di Plauto, e la trama non differisce d'una virgola rispetto ad un film che potrei vedere al cinema il prossimo mese.<br />
Wagner è l'indomito fantasma che col suo sogno di oltre due secoli dorme in ogni artista che cerchi di fare della sua opera un apparato multimediale (multimodale?).<br />
Non sappiamo ancora con certezza di cosa è composto lo sperma.<br />
Lo sperma, l'origine vecchissima di ognuno di noi.<br />
<i>Forse che pensiamo di sapere da dove siamo partiti e non sappiamo dove arriveremo.</i><br />
<i>E' una illusione: non sappiamo nemmeno bene da dove siamo partiti.</i><br />
<br />
E allora tutta l'oggettività di cui si faceva scudo Platone?<br />
Dove va a finire?<br />
Di cosa essere certi, se non abbiamo strumenti <i>certi</i> per verificare dati <i>certi</i>, che sarebbero comunque tali solo perchè una volta addomesticati farebbero parte del margine del calcolabile attraverso il quale i nostri sensi e le forme di pensiero ci permettono di interpretare il dato Reale?<br />
Essendo poi questi dati non-certi lo strumento attraverso il quale cerchiamo una conferma del Reale, cosa ne sappiamo effettivamente di esso?<br />
<br />
E così il <i>dato di fatto</i> diventa Mitologia.<br />
Fantasticheria.<br />
Una opinione.<br />
Un Punto di vista. <br />
<br />
<br />
E tutti hanno il medesimo valore.<br />
<br />
<br />
<br />
Ci resta solo il fare.<br />
Prometeo ci diede il fuoco, con cui forgiare e cucinare e riscaldarci.<br />
Eraclito ci suggerì che la parola, figlia del fuoco, può cambiare, plasmare trasmettere e diffondere ogni sapere parziale (giocoforza praziale) dell' Uomo su ciò che lo circonda, perchè essa è effettivamente uno strumento di scambio di informazioni.<br />
<br />
Questo è ciò che possiamo fare: scambiarci opinioni e saperi.<br />
Arricchirci d'ogni Punto di Vista. Essere pronti a mettere in discussione il proprio Sapere non come Roccaforte dell'Ego, ma come sensibile fluido da non possedere, da cavalcare e basta.<br />
<br />
Solo questo. <br />
<br />
<br />
<br />
<span style="color: cyan;"><br /></span>
<div style="text-align: center;">
<span style="color: cyan; font-size: x-small;">Per chiudere: il pensiero di una notte intera.</span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="color: cyan; font-size: x-small;"><br />
</span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="color: cyan; font-size: x-small;">1 + 1 = 2 ?</span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="color: cyan; font-size: x-small;"><br />
</span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="color: cyan; font-size: x-small;">Ne sei sicuro? </span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="color: cyan; font-size: x-small;">Io dico che fa 4. </span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="color: cyan; font-size: x-small;">No? Guarda:</span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="color: cyan; font-size: x-small;"><br />
</span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="color: cyan; font-size: x-small;">° + ° = ° °</span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="color: cyan; font-size: x-small;"><br />
</span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="color: cyan; font-size: x-small;">Quanti cerchi conti? </span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="color: cyan;"><br /></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="color: cyan; font-size: x-small;">Esatto, sono 4.</span></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="color: #cccccc;">Questo spiega i miei pessimi voti in matematica, ma non il mio soffrire di insonnia per pensare alla matematica (qualche <i>filosofo del pragmatismo moderno</i> mi additerebbe maledicendomi -e non a torto- con la frase "se lavorassi in fabbrica dieci ore come me dormiresti serena, altro che pippe insulse", cosa peraltro ben plausibile).</span></div>
</div>
The H Lazarushttp://www.blogger.com/profile/04761352209791777408noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5794547308647568620.post-55570615414443715022012-02-29T13:44:00.000-08:002012-02-29T13:44:22.529-08:00Manticora's CribOh <i>GoodLord</i> perfavore non fatemi scrivere tutte quelle solite menate introduttive che si usano in casi come questi, dove si parla dei nuoviprogettiappenanati e bla bla BLA.<br />
Non mi va, non ho tempo, è triste e scolastico. <br />
Oltrettutto mi sentirei mia nonna che parla della sua scapestrata gioventù (<i>"Gaudeamus igitur juvenes dum sumus</i>" sticazzi).<br />
<br />
Per cui:<br />
Manticora. Disegni.<br />
<br />
Il link spiega tutto:<br />
<br />
<span style="font-size: large;">http://gruppo-manticora.blogspot.com/</span><br />
<br />
che ci sono anche tutte le immaginine del caso.<br />
<br />
E anche la faccenda della mostra.<br />
<br />
Cazzo, una Mostra. Una Manticora (haw-haw-haw-haw-haw....haw...). Dai, fa ridere. Dai!The H Lazarushttp://www.blogger.com/profile/04761352209791777408noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-5794547308647568620.post-38536446376896678982011-12-02T14:07:00.000-08:002011-12-02T14:25:19.540-08:00Umor NeroUna simpatica storia nata da Ctrl+C e Ctrl+V di testi alla "boia d'un giuda" e illustrata da immagini casuali scaricate direttamente dalla Rete.<br />
Un tentativo di cadavere squisito polimediale (e probabilmente deforme) per sfogare bassi istinti (mah...) in una notte di plenilunio.<br />
Perchè alla facciaccia del mio Nerissimo Umore...<span style="font-size: large;"><i><span style="font-family: "Helvetica Neue",Arial,Helvetica,sans-serif;">why so serious?</span></i></span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjMSy4-Zh-0_fuT9c6OF4RMlroo8CO0K-hi0LmbVZiFJDgE5CgpnqgyrucMpTprW3lR3Qemul2eNysrXeiND7jOBYAc5N82so6cqdsgtQMvOqrs6bdnlroOIR9MjhvOKktzSKJCa4Cr_N0/s1600/1322854646530.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><br />
</a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiYVVJm5nbT_O7iVOrLXGSl2TSVNUOY688i-B1eY5HuDbLRtZbL5csJiZVBM2EdQNKiBDZzNXluBgyLDjerpHcQQaQv1JjUtk2leULexeTR-z3r_bSTh9vEEy-C3Y5EcwrRzU9ARXgvbzI/s1600/1322862382493.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="223" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiYVVJm5nbT_O7iVOrLXGSl2TSVNUOY688i-B1eY5HuDbLRtZbL5csJiZVBM2EdQNKiBDZzNXluBgyLDjerpHcQQaQv1JjUtk2leULexeTR-z3r_bSTh9vEEy-C3Y5EcwrRzU9ARXgvbzI/s400/1322862382493.jpg" width="400" /></a></div><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiBk35WN5-QNHxR6Ot_rWrsGaYGWbOxAeuIFvtBxq_feLXY25U0AzBk6zxRr1rgTr6-5VImivkb6bInu6rQBF2ZMnwCtjcDpj0eQFd3xfmAAKwbZ29MriWPYCluMJAc-eMJnLofO5zg6Is/s1600/1322760696356.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiBk35WN5-QNHxR6Ot_rWrsGaYGWbOxAeuIFvtBxq_feLXY25U0AzBk6zxRr1rgTr6-5VImivkb6bInu6rQBF2ZMnwCtjcDpj0eQFd3xfmAAKwbZ29MriWPYCluMJAc-eMJnLofO5zg6Is/s400/1322760696356.jpg" width="188" /></a></div><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgOFmPOUQ2s_a7P4rKw_10OlZ6ZoeTr7suViVieWNsvxbcOKyWH53L4_hjXvsIq0v-4QVEb9ja6Dtn7sYbbV5EvnAUnazsoAa7zOWsnRGJcIYW10qMfFVa4KgiM5xcEGZNyONWiaH9CIh0/s1600/1322810321093.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgOFmPOUQ2s_a7P4rKw_10OlZ6ZoeTr7suViVieWNsvxbcOKyWH53L4_hjXvsIq0v-4QVEb9ja6Dtn7sYbbV5EvnAUnazsoAa7zOWsnRGJcIYW10qMfFVa4KgiM5xcEGZNyONWiaH9CIh0/s400/1322810321093.jpg" width="376" /></a></div><br />
<div style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif; text-align: center;"><i>La compagnia della tua solitudine: la ricetta del giorno. </i></div><div style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif; text-align: center;"><i><br />
</i></div><div style="font-family: Georgia,"Times New Roman",serif; text-align: center;"><i>POMODORI RIPIENI.</i></div><br />
<br />
Ingredienti per 4 persone:<br />
-Nobel Dario Fo e i suoi collaboratori<br />
<br />
Preparazione:<br />
Lavate i pomodori, tagliate la loro calotta e <span class="ff0 fc3 fs12 ">potenziate la sua anima in vita.<br />
Il piano astrale è solitamente un luogo solitario per tali anime e spesso loro desiderano contattare esseri viventi. I fantasmi che si vedono o si percepiscono nel</span> tonno spezzettato mescolato alla maionese e ai capperi.<br />
<div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj6TiQHCYrW6K0tfjh7T2Xq58rU-vodeVRHcEglKBkw1EX0RTK9fZmsRzlYquAvublwiQcmnPiUIP1Zq3bNeMl_RI7Zn0K6JypuOKG6V72r48egP6d_eO8oYK-TbHJWe9xn4DY8bUB6qIM/s1600/1322810969050.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="298" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj6TiQHCYrW6K0tfjh7T2Xq58rU-vodeVRHcEglKBkw1EX0RTK9fZmsRzlYquAvublwiQcmnPiUIP1Zq3bNeMl_RI7Zn0K6JypuOKG6V72r48egP6d_eO8oYK-TbHJWe9xn4DY8bUB6qIM/s400/1322810969050.jpg" width="400" /></a></div>Servite freddi <span class="ff0 fc3 fs12 ">(spesso persone che sono morte in quel luogo). </span><br />
Sarà una partita molto bella ma anche molto difficile: dobbiamo stare molto attenti e giocare con molto acume mentre <span class="ff0 fc3 fs12 ">sono coloro che non riescono a staccarsi dai membri ancora vivi della famiglia o dalle persone amate; di solito il fantasma si attacca a qualcosa - la casa, il luogo di lavoro, la famiglia vivente, od una famiglia simile.</span><br />
<div style="text-align: center;"><span class="ff0 fc3 fs12 "> </span><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhJVB9H8t1LPVIWfb-oOsLHrutKjNqHuCRPPbkceP6WH-SuYP96wQMnQIaF3RSkp0ag2lHmK4lE-ccVVSPXwWGXA_l6HY-vNKEPfEvpqPbB4m1S8BpcycM1Iqoq5CDYNVvPSbFXkODYv9o/s1600/1322862338859.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhJVB9H8t1LPVIWfb-oOsLHrutKjNqHuCRPPbkceP6WH-SuYP96wQMnQIaF3RSkp0ag2lHmK4lE-ccVVSPXwWGXA_l6HY-vNKEPfEvpqPbB4m1S8BpcycM1Iqoq5CDYNVvPSbFXkODYv9o/s1600/1322862338859.jpg" /></a></div><span class="ff0 fc3 fs12 ">Ci possono essere affari non conclusi dove la persona deceduta ha bisogno di aiuto dai </span>PLL, usati per produrre un'oscillazione a frequenza multipla rispetto a quella di riferimento. Il segnale in ingresso e quello in uscita vengono confrontati tra loro dal comparatore di fase, che restituisce in uscita un segnale di "errore" relazionato con lo sfasamento dell'uscita rispetto all'ingresso<span class="ff0 fc3 fs12 "> dei vivi, come una sepoltura, risolvere un omicidio, persone scomparse, cose per cui la persona morta non riesce a "riposare".</span><span class="ff0 fc3 fs12 "> </span><br />
<div style="text-align: center;"><img border="0" height="293" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhwf0Pb3TJ8pxUm-oKXQFBIHLoVsVnnwFZcekpy1-6zm5QBvQ5ZIfop0FcZMPWkHj2IFmcickGPPCMUiVd9VZN4EquKJ_tDb5MysESzpPojWEn9Mwg0Bo76NdnRlZ601ksCcbW79aLCWY4/s400/1322862500385.jpg" width="400" /><br />
<a name='more'></a><br />
<div style="text-align: left;"><span class="ff0 fc3 fs12 ">Molto spesso il morto si farà </span>6 pomodori,belli rossi, 2 cucchiai di prezzemolo, 1 cucchiaio di capperi tritati, 200 ml maionese, 250 gr tonno in scatola, sale e pepe quanto basta. <span class="ff0 fc3 fs12 "> </span></div></div><span class="ff0 fc3 fs12 ">Possono essere spostati oggetti, apparecchi elettrici possono essere accesi o spenti, si può percepire lo spirito, anche da persone non allenate: J</span>eans strappati e canotta con cardigan nero Loredana, piumino rosa e jeans Raffaella, le <i>Lecciso's sister</i> si sono presentate di fronte ai 50mila spettatori sorridenti e pronte al solito bagno di folla che accompagna ogni loro comparsata, che meglio di tutte chiude gli spazi e riparte con contropiedi micidiali.<br />
<br />
<div style="text-align: left;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh35IrMe3wDZI-0U89IUklrf-5rHjtyggo3NkNgFkHVSSbX1BK5ccneV7Dp3n_eC7_nLpDlB_iA72qYivnqb-c9F62am8sV1qYsVTqsA-dr_da8oIJDik8EwCat3ZC-coec7fSjXbZYKKg/s1600/1322862036113.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh35IrMe3wDZI-0U89IUklrf-5rHjtyggo3NkNgFkHVSSbX1BK5ccneV7Dp3n_eC7_nLpDlB_iA72qYivnqb-c9F62am8sV1qYsVTqsA-dr_da8oIJDik8EwCat3ZC-coec7fSjXbZYKKg/s1600/1322862036113.jpg" /></a></div>The H Lazarushttp://www.blogger.com/profile/04761352209791777408noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5794547308647568620.post-83712433976410032512011-10-25T12:21:00.000-07:002011-10-26T03:47:27.567-07:00<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg8YDYBAybBpgfpug7JMkCnmLtWedsBpaCVVj2B-ANjX9P2wA9s8uFn6bFoFhM8N-7dszkrOdePaU5NibQN4W_y1MR8djl442KnRsbk0iz_T8ZcvQjTaEy3KHHu1FvDevLE4JQZc4I_j3c/s1600/2011-09-18+06.24.50.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg8YDYBAybBpgfpug7JMkCnmLtWedsBpaCVVj2B-ANjX9P2wA9s8uFn6bFoFhM8N-7dszkrOdePaU5NibQN4W_y1MR8djl442KnRsbk0iz_T8ZcvQjTaEy3KHHu1FvDevLE4JQZc4I_j3c/s640/2011-09-18+06.24.50.jpg" width="640" /></a></div><br />
La Stazione. Quella abbandonata. Non viene adoperata se non per sbaglio da...non so da quando. La foto dice che era il 18 settembre 2011 alle 6:24. <br />
Quella notte è successo di tutto. Era per una persona in particolare che l'avevo scattata. Non c'è più la persona, rimane la foto.<br />
Orgoglio e cordoglio.<br />
E' sempre tutto sbagliato e intempestivo. Come un treno in ritardo...o che non passa più.<br />
Rimane l'alba. Forse.<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjw6ke4DGUl8DsvsHa3J5G6SPPU8mdtADzoVwTEixZXNg716rYJuVe5NIdXQD6Dztu2sgdRbpqwXlKIHkaI4Tjl6H8EuNgEaVWdyeFU2776J1YIoKWjWgrb8zSbnyjSPUoTsQ3J_aqjFNI/s1600/2011-09-23+14.59.41.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjw6ke4DGUl8DsvsHa3J5G6SPPU8mdtADzoVwTEixZXNg716rYJuVe5NIdXQD6Dztu2sgdRbpqwXlKIHkaI4Tjl6H8EuNgEaVWdyeFU2776J1YIoKWjWgrb8zSbnyjSPUoTsQ3J_aqjFNI/s640/2011-09-23+14.59.41.jpg" width="480" /></a></div><br />
E' facile scendere all'Inferno. Facile raggiungere il Paradiso. Sono condizioni mentali e spirituali.<br />
Sta tutto nella scelta.<br />
Gli dissi "<i>Sei la chiave del mio Quadesh HaQuodashim</i>".<br />
Parole al vento.<br />
Scegliete la vostra Tramontana, fratelli. Scendere, Salire...è solo muoversi. Cambiare.<br />
<br />
<div style="text-align: center;"><i>"Ohmammamia! I am a Peccatòre! I am going to Inferno! Girone Sodomiti!"</i></div><div style="text-align: center;"><br />
</div><div style="text-align: left;">E mica nessuno, a salvarti. <i>Nessuno</i>, come è giusto.<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
</div><div style="text-align: left;"><br />
</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEihZkPUax8iZXuofJdvw7IwCGwvqn4Cx1Sc6vykcoy5-nmIHXfc_r4RsVdMszsYEXOb5_Lws1geZlxDpe_x2oCpNL5f8aWdGZluP0b4pqLqtTvEJdnqxp9v-q_g3CXyetxckS7MgGt46F4/s1600/2011-09-29+00.08.06.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEihZkPUax8iZXuofJdvw7IwCGwvqn4Cx1Sc6vykcoy5-nmIHXfc_r4RsVdMszsYEXOb5_Lws1geZlxDpe_x2oCpNL5f8aWdGZluP0b4pqLqtTvEJdnqxp9v-q_g3CXyetxckS7MgGt46F4/s640/2011-09-29+00.08.06.jpg" width="480" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgLHXZfnTZ3BoyofT-SPIBhTIp070k1IsvTdCfN9N2_eekZGNWjhs-Px-m5d5T05S-FZBvmJ60EE3JnxYXk9c0MmQd_2ObYC7dun2Wyd3LHhSKt2y-iZCPBM90k8RGZZ1_yv0-gpOfOMSU/s1600/2011-09-29+00.08.06.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><br />
</a></div><div style="text-align: left;">E' fantastico assomigliare all'<i> IDEA </i>di sè stessi. <i>Narciso</i>. Annegherò milioni di <i>Eco</i>. Povera Ninfa.</div><div style="text-align: left;"><br />
</div><div style="text-align: left;"><br />
<br />
<br />
<br />
</div><div style="text-align: left;"><br />
</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjZcKEzVEZDWpW68m021WP28PuekAtZhgrXo4jgFa7j_iBCqmbnPtdk3-oGdUj_DZJhi-OBlBQYrT-EFWlywsNGjk4SS6GSpYNRGIIO6R7ra9oKqoucjTDqUB5Da-BNSvkUH31AAULT1E0/s1600/2011-09-30+12.23.22.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjZcKEzVEZDWpW68m021WP28PuekAtZhgrXo4jgFa7j_iBCqmbnPtdk3-oGdUj_DZJhi-OBlBQYrT-EFWlywsNGjk4SS6GSpYNRGIIO6R7ra9oKqoucjTDqUB5Da-BNSvkUH31AAULT1E0/s640/2011-09-30+12.23.22.jpg" width="640" /></a></div><div style="text-align: left;"><br />
</div><div style="text-align: left;">Tetezki. Patria della Coercizione Coesa.<br />
Quanto li amo, nel loro grottesco manierismo marziale.<br />
Ditemi voi se questa può mai essere la pubblicità\ immagine promozionale della senape.<br />
Invece sì. Questa sono io quando mangio Kraut und Bratwurst. Surreale.</div><div style="text-align: left;">Maledizione.<br />
<br />
<br />
<br />
</div><div style="text-align: left;"><br />
</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhb99OMt6EvQj_etRhAeYOicJS5J57sFx6zaKa83AIjD7OykuwBOP7kYlsF_g8LQXonWbs97bq7lu0561tat80kadZEFA9ado7XCKokXZtGlWijnhDSKFw83excvVowZGlA2hlmDNd-6XM/s1600/2011-09-30+16.24.05.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhb99OMt6EvQj_etRhAeYOicJS5J57sFx6zaKa83AIjD7OykuwBOP7kYlsF_g8LQXonWbs97bq7lu0561tat80kadZEFA9ado7XCKokXZtGlWijnhDSKFw83excvVowZGlA2hlmDNd-6XM/s640/2011-09-30+16.24.05.jpg" width="480" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhfgSkELubvHuX39O_sI1aJp_3MgRWE3eIkr4yaw_OTAUOz44Y_riJ53HcSZG1GjGxkuYZcJMWlnGO3rlx73PtNPKQ0Kvahyxiaz5OiFVyWMp9h2VvCxJNhtEbxSnhk3rwf5rVo4yAQ0vA/s1600/2011-09-30+16.24.05.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><br />
</a></div><div style="text-align: left;"></div>I'm that drowned pillow.<br />
<div style="text-align: left;">La mamma mi ha sempre raccomandato i braccioli, che seppure nuoto bene per lei non ho mai saputo evitare la Morte con sufficiente <i>eleganza</i>.<br />
Un pomeriggio come tanti. Amici. <i>Amore al telefono</i>.<br />
E la mia personale deriva, un cuscino a galla.<br />
Avrò anche io un giorno, se già non ci vivo, la mia <i>piroga psicopompa</i>.<br />
Caronte, prepara il Jack Daniel's, sto arrivando.</div><div style="text-align: left;"><br />
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<br />
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiKqjsbwgixIWE9xr5WNmZOIpGn1gxS26kqhBAeRpNABSn_ed58CNvKd0bEfyiANCX3-4jjcNP2ufs3T5L6kz2I6BdfCNVoARIgea5JXjtHUvkA9YNWu9ok2FsPgKll70QHQFPA_VwVBs4/s1600/sez.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="638" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiKqjsbwgixIWE9xr5WNmZOIpGn1gxS26kqhBAeRpNABSn_ed58CNvKd0bEfyiANCX3-4jjcNP2ufs3T5L6kz2I6BdfCNVoARIgea5JXjtHUvkA9YNWu9ok2FsPgKll70QHQFPA_VwVBs4/s640/sez.jpg" width="640" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjqt7_qLexjAjG5gLfeCgvcAxlizWzDSoyDYoQJYX_vOhIIsIxvvQAwCbnJnNyQQtr8Q0mEolGpnNJZo_TqJ93Z7xrnzafYahh5DfLVwkK3I_DQYaz5gyaIYpfIFMMaL7nPgf_2g3NkpBw/s1600/2011-10-25+18.06.03.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><br />
</a></div>E il bisogno di vivere <i>disgiunta</i>. Monade Leibniziana. </div>Da quando ci sei non gestisco più nè la <i>separazione,</i> nè la <i>lontananza</i>.<br />
<br />
Un tentativo di recuperare il controllo.<br />
<i>Controllo</i>? Tutto sommato, non vuol dire <i>Nulla</i>.<br />
<div style="text-align: center;"><span style="font-size: x-small;"><br />
</span></div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: x-small;">(E va bene, non è una foto ma una illustrazione. C'era bisogno di sottolinearlo?)</span></div><br />
<br />
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<div style="text-align: left;"><br />
</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj6-7ZZLl3uTESeoPKxMjLjEUnn2eiLG24QEvf1AjpHbTg5tIsvLh6lm4Hd20LqOF3_YzU4w75DgJjeLi5wXTe3CNs0ap95Y2mzHz4weqmAOY0Ag1q_DlcmvDmIgmbKyXbLixboY-VUnHk/s1600/2011-10-08+17.40.25.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj6-7ZZLl3uTESeoPKxMjLjEUnn2eiLG24QEvf1AjpHbTg5tIsvLh6lm4Hd20LqOF3_YzU4w75DgJjeLi5wXTe3CNs0ap95Y2mzHz4weqmAOY0Ag1q_DlcmvDmIgmbKyXbLixboY-VUnHk/s640/2011-10-08+17.40.25.jpg" width="640" /></a></div><div style="text-align: left;"><br />
</div><div style="text-align: left;">Non cresci più.<br />
A tratti è Normale.<br />
Ma quando cerco di raggiungerti c'è un Buco.<br />
E ti ho quasi dimenticata. Omaggi porto ad un fantasma.</div><div style="text-align: left;"><i>Boullèe</i>.<br />
Hai cancellato la Luce, <i>cenotafio</i>.<br />
Disinfesti i ricordi con perfezione assoluta.<br />
E un grido mai gridato, tutto dentro, era il tuo volto.<br />
Riuscirò, se mi tiri giù. </div><div style="text-align: left;">Non respiri più.</div><div style="text-align: left;"><br />
<br />
<br />
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</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjPnCHD3DCrdD-z_S55jFteF3eVYEenGmnPPxG7Z2uZKSxnMusop-ZXGP-i0BdwXTm99dgurNka0GV8WYcJDKd5idPlplw9IeV3bPqfcuha1cFQG_v3sheRI_uswJDfoAd-DuOaSvw2Yo4/s1600/2011-10-08+17.40.50.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjPnCHD3DCrdD-z_S55jFteF3eVYEenGmnPPxG7Z2uZKSxnMusop-ZXGP-i0BdwXTm99dgurNka0GV8WYcJDKd5idPlplw9IeV3bPqfcuha1cFQG_v3sheRI_uswJDfoAd-DuOaSvw2Yo4/s640/2011-10-08+17.40.50.jpg" width="640" /></a></div><div style="text-align: left;"><br />
</div><div style="text-align: left;">Quando la scattai era un po' per scaramanzia, un po' per ridere, un po' per forzarmi all'<i>accettazione</i>.</div><div style="text-align: left;">Se te ne vai.<br />
<br />
Cosa posso, se non <i>un sì</i>.</div><div style="text-align: left;">Me l'ha insegnato <i>Lui</i>.</div><div style="text-align: left;"></div><div style="text-align: left;">Pensavo di saperlo. <i>Pensavo di saperti</i>.</div><div style="text-align: left;"><br />
<br />
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjf7Tl2I4ozLR8Kr0gM2fHEWpOxmEwet8A9ijoZZbq7LCEPs9xBdkQ6DUylSYV7wiRbSQv2DcNgJGp1X4CXW1nPUG14tqwo7k9W8T7xRaHtqL1hVQxALzkTrUnu3Ea5zKObZvuTcw2r5Ag/s1600/2011-10-12+17.27.12.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjf7Tl2I4ozLR8Kr0gM2fHEWpOxmEwet8A9ijoZZbq7LCEPs9xBdkQ6DUylSYV7wiRbSQv2DcNgJGp1X4CXW1nPUG14tqwo7k9W8T7xRaHtqL1hVQxALzkTrUnu3Ea5zKObZvuTcw2r5Ag/s640/2011-10-12+17.27.12.jpg" width="480" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br />
</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">La dissociazione. </div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Bravo\a, tutte le foto sono storte. <i><br />
</i></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br />
</div></div><div style="text-align: left;"><i>Sono alle Hawaii e arrivi tu. Tanto alla fine ciò che fai, credimi Amore, non basta mai.</i></div><div style="text-align: left;"></div><div style="text-align: left;"><div style="text-align: left;">Ho il mal di mare, bastardi. </div><div style="text-align: left;"><br />
</div><div style="text-align: left;">E pensavo d'averci pure un buon motivo. Ma non serve.</div><div style="text-align: left;"><br />
</div><div style="text-align: left;"><br />
</div><div style="text-align: center;"><i>Come puoi vivere a testa in giù? </i></div><br />
<br />
<br />
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</div><div style="text-align: left;"><br />
</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg9ApIVSU6YHWcmQRoxNtYKyN9ZEVzo0-tp9WOWpj89IEuGIJrlOv_OeAM1aAbi578U15NukhnIkWSfr4sIMg0-D3kz5wItTKfwOQbJBzYYcofbGwPlP72RvabyKrrcy94jeKPYTXCzZ9g/s1600/2011-10-25+20.27.32.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg9ApIVSU6YHWcmQRoxNtYKyN9ZEVzo0-tp9WOWpj89IEuGIJrlOv_OeAM1aAbi578U15NukhnIkWSfr4sIMg0-D3kz5wItTKfwOQbJBzYYcofbGwPlP72RvabyKrrcy94jeKPYTXCzZ9g/s640/2011-10-25+20.27.32.jpg" width="480" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><i><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh8565Vx6X_oNwABXuiKBoDSzpRB4n0UcU1ER1AxnrTHuKx1Rroq8GlX_vuRmBJpkMpoo8nv3l04jGJD9Qj-T9rTdRsvqY8gwFFsLQacZI9k86G7lT6_KkpDbW7qzhUETrsPIUMYR3P5HQ/s1600/2011-10-25+20.27.32.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><br />
</a></i></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh8565Vx6X_oNwABXuiKBoDSzpRB4n0UcU1ER1AxnrTHuKx1Rroq8GlX_vuRmBJpkMpoo8nv3l04jGJD9Qj-T9rTdRsvqY8gwFFsLQacZI9k86G7lT6_KkpDbW7qzhUETrsPIUMYR3P5HQ/s1600/2011-10-25+20.27.32.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><i><span style="color: black;">Maghen Kadesh.</span></i></a></div><div style="text-align: left;"><br />
</div><div style="text-align: left;">Vivi nell'aria, tu così fai.</div><div style="text-align: left;"><br />
</div><div style="font-family: Times,"Times New Roman",serif; text-align: left;"><span class="testo" style="font-size: xx-small;">ho visto anche la neve sciogliersi di colpo ed ora so, ti amo <br />
ho chiesto fin troppo ed ora lo ammetto <br />
mi asciugherò di colpo e poi sarò contento di nuovo <br />
scolpiscono un cuore di piombo <br />
ci sono cose che pesano, pesano, pesano <br />
ci sono cose che schiacciano <br />
oh no, cresco eppure m’abbasso, chilometri in giù, chilometri più giù <br />
colpiscono un cuore di piombo <br />
ci sono cose che pesano, pesano, pesano <br />
ci sono cose che schiacciano <br />
colpiscono un cuore di piombo <br />
ci sono cose che pesano</span></div><br />
<div style="background-color: transparent; border: medium none; color: black; overflow: hidden; text-align: left; text-decoration: none;"><br />
</div><div style="background-color: transparent; border: medium none; color: black; overflow: hidden; text-align: left; text-decoration: none;">E tu non lo sai, ma mi porti</div><div style="background-color: transparent; border: medium none; color: black; overflow: hidden; text-align: left; text-decoration: none;"><br />
<br />
<br />
</div><div style="background-color: transparent; border: medium none; color: black; overflow: hidden; text-align: center; text-decoration: none;"><span style="font-size: large;"><i>l'Infinito</i></span><br />
<br />
</div><div style="background-color: transparent; border: medium none; color: black; overflow: hidden; text-align: center; text-decoration: none;"><br />
</div><div style="background-color: transparent; border: medium none; color: black; overflow: hidden; text-align: center; text-decoration: none;"><br />
</div><br />
<div style="text-align: left;"><br />
</div>The H Lazarushttp://www.blogger.com/profile/04761352209791777408noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-5794547308647568620.post-84469200098433233892011-09-28T16:48:00.000-07:002011-09-28T16:50:37.731-07:00L'occasione perduta<div style="text-align: center;"><span style="font-size: small;"><b>[Kairos Catched]</b></span></div><div style="text-align: center;"><br />
</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjqUlyMqo-el5UnMJAI6XFDJmXeF_cStS1LvlTjY3q0IBx021xS1Kc1q_kMR_LGlDXybUn2bZHo1N04Ph7zk1GEKcd9J84HY_ChwrdNiZeMS1Lv7U4gj2uUVKaCcmK5VQodNyo5XhCqUgA/s1600/Kairos+First+BN+Sharpen.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjqUlyMqo-el5UnMJAI6XFDJmXeF_cStS1LvlTjY3q0IBx021xS1Kc1q_kMR_LGlDXybUn2bZHo1N04Ph7zk1GEKcd9J84HY_ChwrdNiZeMS1Lv7U4gj2uUVKaCcmK5VQodNyo5XhCqUgA/s320/Kairos+First+BN+Sharpen.jpg" width="213" /></a></div><div style="text-align: center;"><br />
</div><div style="text-align: left;">Sfacciata Kairos, </div><div style="text-align: left;">sfuggente, malvestita, alata, mal pettinata, imprendibile, vanitosa e cieca.</div><div style="text-align: left;">Cieca.</div><div style="text-align: left;">Kairos senza tempo, che non ha tempo, che va di fretta, che chiede come una giumenta idrofoba d'essere cavalcata all'istante. </div><div style="text-align: left;">Kairos perduta.</div><div style="text-align: left;"><span style="font-size: x-small;">(Pare che la vita io l'intenda come una lotta titanica).</span></div><div style="text-align: left;">Ma non li senti i tamburi? Il rotolare a valanghe della sua sfera? Il suo passo d'uragano?</div><div style="text-align: left;"><span style="font-size: x-small;">(Mi hanno detto che l'uragano sa di mora e liquirizia.</span></div><div style="text-align: left;"><span style="font-size: x-small;">Io non ci credo, detesto la liquirizia eppure amo gli uragani.)</span></div><div style="text-align: left;"><br />
</div><div style="text-align: left;">Ma quel che più mi premeva, che ne è dell'Occasione quando è colta, consumata, catturata?</div><div style="text-align: left;">Quando questa lunaticrinita -e non è una parolaccia, giuro- divinità viene alfin ridotta a catene in pollai d'esistenze?</div><div style="text-align: left;">Vedrò del marcio non solo in Danimarca, ma qui si parla di consunzione.</div><div style="text-align: left;"><br />
</div><div style="text-align: left;">E' energia potenziale consumata, spinta verso la sua fine.</div><div style="text-align: left;">Un uccello in una voliera smette di essere un volatile.</div><div style="text-align: left;">Kairos catturata è alla fin fine una occasione colta, e una Energia divorata.</div><div style="text-align: left;">Consumata, corrotta e votata alla prossima Morte.</div><div style="text-align: left;">Scambio equivalente ma stavolta non alchemico bensì quantistico.</div><div style="text-align: left;"><br />
</div><div style="text-align: left;"><span style="font-size: x-small;">(Ve l'ho detto che non è pessimismo...è che il bicchiere...bah, diciamo pure la botte.</span>)</div><div style="text-align: left;"><br />
</div>The H Lazarushttp://www.blogger.com/profile/04761352209791777408noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5794547308647568620.post-9603578905058171872011-09-28T16:17:00.000-07:002011-09-28T16:57:48.684-07:00La Preghiera di Mezzanotte<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br />
</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><b>[The Midnight Prayer]</b></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br />
</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj4H_WwV4Ob6jNWKX3BxVZwLzYjt3yp1FB-68OfQBrhNHy5uQzW6SEGGty3Elpv9V2obqs_MIav3diCCCQDsjhINxot7BCmXpU86rfKnbkU0kQcHzpkFYVWP_FLfbTEcjDPO7QqEbDhePk/s1600/Midnight_Prayer.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj4H_WwV4Ob6jNWKX3BxVZwLzYjt3yp1FB-68OfQBrhNHy5uQzW6SEGGty3Elpv9V2obqs_MIav3diCCCQDsjhINxot7BCmXpU86rfKnbkU0kQcHzpkFYVWP_FLfbTEcjDPO7QqEbDhePk/s320/Midnight_Prayer.jpg" width="242" /></a></div><br />
E così fu che trovai l'Ascensione.<br />
Immensa e ineguale m' ha rapito e portato via.<br />
E' il canto d' un gallo traditore e recidivo, il becco mitridatico imbevuto del Veleno di Filomeno, onde giapponesi di radici a sollevarmi difforme, mutilata nella gloria di un cielo degno di Ladislao.<br />
<span style="font-size: x-small;">(Oh mio Ladislao, quanto ti ho amato è mio mortal segreto...) </span><br />
E l'abbraccio aereo d'un Sadko emerso.<br />
<span style="font-size: x-small;">(Elia, per amante non m'hai voluto ma ancora ti sogno...) </span><br />
<br />
Sono una infiorescenza di nomi.<br />
Sono un albero genealogico dell' estetica.<br />
E perdio, ti rispondo: non ho mai parlato. Io sono parlata.<br />
Pure la Pizia lo era, la tanto lungimirante e infausta.<br />
<br />
Fuori dal tempo ho galassie nelle tasche, ho ciliegie nel naso, ho alghe luminescenti dell'abisso, ma non ho mani.<br />
Uno scudo oculare sarà il tempio del mio sesso.<br />
Basteranno le sue lacrime, umori sanificanti, a rendermi fertile.<br />
<br />
La mia preghiera sale. Esaudita o no, non importa.<br />
<br />
L'elevazione è il suo dono, non il compimento del desiderio di tanta pena.The H Lazarushttp://www.blogger.com/profile/04761352209791777408noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5794547308647568620.post-31392675402320375552011-05-08T11:30:00.000-07:002011-07-08T08:28:38.486-07:00<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.youtube.com/embed/jWOiChDfWhU?feature=player_embedded' frameborder='0'></iframe></div><br />
Linear Movement. Synth-pop minimale. Oddio, questa non è la mia preferita in assoluto, anche se mi piace non poco. Riesco addirittura a ballare, ascoltando "The other way round" di <i>Pulse Music</i> dell' '83. Comunque. No? Queste sonorità postpunk figlie della new wave, con voci metalliche e distanti, un po' dark, ma non troppo. Fascinating.<br />
<br />
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<br />
Purtroppo, il gruppo polacco che vi illustro di seguito ha un nome infausto: Ksiezyc. Infausto perchè significa "Luna" e purtroppo digitando tale parola sul tubo quel che ne esce è una INFINITA sbrodolata di video e trailer in polacco di Twilight (pace all'anima della Rice e di Le Fanu eccetera). Ecco. Per cui mi vendico in controcultura (a quanto pare a questo punto siamo giunti) linkando gli unici due dei video che sono riuscita a rimediare. Ce ne sono altri su youtube se vi piace, se vi pare. Anche perchè la musica è un fantastico mosaico di minimal-psichedelico fra strumenti elettronici e cori eterei. <br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.youtube.com/embed/PXZoWJWnBtM?feature=player_embedded' frameborder='0'></iframe></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><object class="BLOGGER-youtube-video" classid="clsid:D27CDB6E-AE6D-11cf-96B8-444553540000" codebase="http://download.macromedia.com/pub/shockwave/cabs/flash/swflash.cab#version=6,0,40,0" data-thumbnail-src="http://3.gvt0.com/vi/KZx_Pka8zPs/0.jpg" height="266" width="320"><param name="movie" value="http://www.youtube.com/v/KZx_Pka8zPs&fs=1&source=uds" /><param name="bgcolor" value="#FFFFFF" /><embed width="320" height="266" src="http://www.youtube.com/v/KZx_Pka8zPs&fs=1&source=uds" type="application/x-shockwave-flash"></embed></object></div><br />
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<br />
Incredibile ma vero, non avevo linkato nessun video dell'altro gruppo della mia musa (meglio dire pigmalione) veneziana per eccellenza. Pertanto provvedo. E non dico nulla.<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.youtube.com/embed/hWgrMokbUTM?feature=player_embedded' frameborder='0'></iframe><iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.youtube.com/embed/2nI7Nx1NeMY?feature=player_embedded' frameborder='0'></iframe></div><br />
Ecco, due pezzi che amo molto. Come tutto quel che proviene da quel signore lì... <br />
<br />
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<br />
Per concludere, perchè qui sta venendo su un bel temporale e io devo chiudere le finestre prima di volare in vetta al prossimo ciclone, i Solar Fields. Compositori anche della colonna sonora di <i>Mirror's Edge (</i>lavoro fino, di magistrale atmosfera rarefatta, perfettamente in linea con lo spirito del videogame), i Solar Fields hanno all'attivo credo tre album e nulla più, tra cui <i>Movements </i>del 2009, da cui linko "Discovering". E' da poco che stanno ricevendo ingaggi per OST d'altre pubblicazioni videoludiche. Bah, per me sono un gruppo che tutto sommato sa ben fare nel suo campo, poi possono piacere o meno.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.youtube.com/embed/OXzeOLGXJeo?feature=player_embedded' frameborder='0'></iframe></div><br />
Vado a chiudere le finestre. Mi stanno volando i pennelli.The H Lazarushttp://www.blogger.com/profile/04761352209791777408noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5794547308647568620.post-37628194423920130762011-03-02T14:10:00.000-08:002011-03-02T14:10:07.709-08:00Di tantiPer tua velleità<br />
io sono un seme fossile.<br />
<br />
Per tua incongrua vendetta<br />
io sono un seme fossile.<br />
<br />
Latente nel suo sognato sviluppo,<br />
vuoto del tempo che a lungo l'ha dormito,<br />
<br />
di sogni bianchi e violenti o<br />
una fuga tra rami spinosi.<br />
<br />
Il coraggio della lepre.<br />
<br />
La terra secca e rugosa<br />
non è culla comoda ma infausta madre,<br />
che della sua maledizione<br />
mi fa carico ancora una volta.<br />
<br />
E cercare la verità nelle forme costrutte della mente<br />
è menzogna, codardia, ignoranza, dannazione<br />
<br />
chè la verità ti piove addosso dal Cuore dell' Essere,<br />
benedetta,<br />
e tu assetato l'ignori.The H Lazarushttp://www.blogger.com/profile/04761352209791777408noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5794547308647568620.post-39391108486246165182011-02-28T06:26:00.000-08:002011-02-28T06:27:42.846-08:00La Montagna Sacra<i>Alchimista Bianco, rivolto all'Iniziato ladro:</i> << Non sei che <i>merda.</i> >><br />
(Sorride, porgendogli la pepita d'oro ricavata dalle sue feci durante il processo d'iniziazione)<br />
<< Puoi cambiare te stesso in <i>oro. </i>>><br />
<br />
<br />
<i>La Montagna Sacra,</i> Alejandro Jodorowsky, (1973)The H Lazarushttp://www.blogger.com/profile/04761352209791777408noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5794547308647568620.post-75738175767763371862011-02-27T12:31:00.000-08:002011-02-27T12:31:51.693-08:00PERDUToAMOR<!--[if gte mso 9]><xml> <w:WordDocument> <w:View>Normal</w:View> <w:Zoom>0</w:Zoom> <w:TrackMoves/> <w:TrackFormatting/> <w:HyphenationZone>14</w:HyphenationZone> <w:PunctuationKerning/> <w:ValidateAgainstSchemas/> <w:SaveIfXMLInvalid>false</w:SaveIfXMLInvalid> <w:IgnoreMixedContent>false</w:IgnoreMixedContent> <w:AlwaysShowPlaceholderText>false</w:AlwaysShowPlaceholderText> <w:DoNotPromoteQF/> <w:LidThemeOther>IT</w:LidThemeOther> <w:LidThemeAsian>X-NONE</w:LidThemeAsian> <w:LidThemeComplexScript>X-NONE</w:LidThemeComplexScript> <w:Compatibility> <w:BreakWrappedTables/> <w:SnapToGridInCell/> <w:WrapTextWithPunct/> <w:UseAsianBreakRules/> <w:DontGrowAutofit/> <w:SplitPgBreakAndParaMark/> <w:DontVertAlignCellWithSp/> <w:DontBreakConstrainedForcedTables/> <w:DontVertAlignInTxbx/> <w:Word11KerningPairs/> <w:CachedColBalance/> </w:Compatibility> <w:BrowserLevel>MicrosoftInternetExplorer4</w:BrowserLevel> <m:mathPr> <m:mathFont m:val="Cambria Math"/> <m:brkBin m:val="before"/> <m:brkBinSub m:val="--"/> <m:smallFrac m:val="off"/> <m:dispDef/> <m:lMargin m:val="0"/> <m:rMargin m:val="0"/> <m:defJc m:val="centerGroup"/> <m:wrapIndent m:val="1440"/> <m:intLim m:val="subSup"/> <m:naryLim m:val="undOvr"/> </m:mathPr></w:WordDocument> </xml><![endif]--><!--[if gte mso 9]><xml> <w:LatentStyles DefLockedState="false" DefUnhideWhenUsed="true"
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<div class="MsoNormal"><i>Tommaso Pasini</i>: << Io capisco che… è cosa molto difficile riconoscere le manifestazioni femminili dell’eros. Specialmente per quelli come te, che si credono maschi…>></div><div class="MsoNormal"><br />
</div><div class="MsoNormal"><i>Ferdinando</i>: << ...ma io scherzavo...>></div><div class="MsoNormal"><br />
</div><div class="MsoNormal"><i>Tommaso Pasini:</i> << Eh, invece no!.. L’<i>uomo</i> nell’atto dell’amore…Una <i>macchina</i>! </div><div class="MsoNormal">Una macchina che emette sospiri, e sbava, con automatismi, gesti maldestri, bruschi cambiamenti di voce…afferra la <i>donna</i> come una <i>preda</i>, la morde, rantola, gode… E <i>genera</i>! </div><div class="MsoNormal">…Simile furia non era necessaria alla procreazione della specie.</div><div class="MsoNormal"><br />
</div><div class="MsoNormal">Pochi, veramente<i> pochi</i> desiderano nella <i>Donna</i> un essere vivente che conservi ancora...<i>oscurità, attività infinite</i>...(sospiro di rammarico)…Gli autentici <i>amanti</i>, caro mio, sono rarissimi. <i>Rarissimi. >></i></div><div class="MsoNormal"><br />
</div><div class="MsoNormal"><br />
</div><div class="MsoNormal">Tommaso Pasini (Gabriele Ferzetti)<i>, </i>dal film<i> PERDUToAMOR </i>di Franco Battiato (2003). <i><br />
</i></div>The H Lazarushttp://www.blogger.com/profile/04761352209791777408noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5794547308647568620.post-26975744277968136512011-02-22T11:08:00.000-08:002011-07-08T10:21:17.498-07:00L' ubiquo dominio dell' InessenzialeDedicare la propria esistenza all'Inessenziale è abito d'alcuni.<br />
Che poi ci si divertano, che ne ricavino loro malgrado soddisfazione e felicità (fittizie o meno), che se ne disperino, che se ne compiacciano, è affar loro. Anche mio per la verità, che pettinare le bambole riesce perfettamente anche a me. La cosa di fondo che mi disturba è lo spreco.<br />
Spreco d'energie, di speranze, di pensiero, d'attenzione, chè nell' economia dell' arco di una vita si traduce in troppo tempo perso, focalizzabile altrove e con maggior risultato. O forse che s'esiste perdendo tempo e aspettando il prossimo treno, e allora io non ho capito nulla della vita e tant'è che non la so vivere.<br />
<br />
Cos'è inessenziale non lo so nemmeno più definire, sarà anche questo, suppongo, questione di scelte.<br />
O forse l'Inessenziale sono le esperienze che ci si rifiuta di accettare come andate male, o abitudini recesse d'incosciente applicazione, o futilità che abbelliscono il piatto dove si mangia, secondo la natura della <i>tragoèdia </i>ognuno sceglie di vivere.<br />
E' alla fin fine un labirinto di labili separatezze, di confini di nebbia, dove tutto è alla portata di mano eppure distante dall'essere appartenibile, abitabile.<br />
E mi rammarica non poco capire che l'Inessenziale, così onnipresente, è anche il suo stesso opposto: è ovunque e ben celato, perchè la sensatezza d'ogni cosa non è altro che opinione, e in quanto tale sempre passibile di fallacia. Ed è un regno ben vasto quello dell'errore.<br />
<br />
Come dire insomma, che si distingue la luce solo perchè si ben conosce il buio e viceversa, solo che nel caso specifico l'operazione è molto meno oggettivabile, ben più sfuggente e subdola. Nemmeno paragoni e confronti possono servire molto spesso. Una trappola per trappole.<br />
Camaleontica Inessenzialità, che tutto permea e controlla, che niente tange e niente assicura.<br />
<br />
<span style="font-size: small;"><span style="color: black;"></span></span> <i>Non si vede bene che col cuore. L'essenziale è invisibile agli occhi. </i><br />
<br />
E l' Inessenziale, pure.<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;"><b>[Eyecon for a blind</b>]</span></div><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg7Ft4scQccUNmzw0xm-ePDVDfqXLlZo3YnE5FTod9nDMHS_6BF78pXbpDvZfNKLEPz5ZtimiVSfDKzIh9ml4ESSmGfyxx1Um1NJjDmWyUh0aMHh02dM68iPqHxCIcrlqIIQ4i7VwzzPBs/s1600/Avveduti+Legami.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg7Ft4scQccUNmzw0xm-ePDVDfqXLlZo3YnE5FTod9nDMHS_6BF78pXbpDvZfNKLEPz5ZtimiVSfDKzIh9ml4ESSmGfyxx1Um1NJjDmWyUh0aMHh02dM68iPqHxCIcrlqIIQ4i7VwzzPBs/s640/Avveduti+Legami.jpg" width="457" /></a></div><br />
<br />
Inessenziale legame. Non vedi per troppe lacrime. Il cappio l'hai voluto da te, per te.<br />
Io ti libero dal tuo capestro, e della mia libertà offerta ti cingi nuovamente il collo. E' questo il danno, inessenziale, perchè non vedi per <i>davvero</i> ma per <i>presunzione</i>, e non ti <i>vedi</i> libero se non sei legato.<br />
Per tua scelta, quel che ti volevo dare era ben altro. <br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;"><b>[Unveiled]</b></span></div><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjsGbhOU-kFKoTArnW79G_z75V2d8NJMGHQCiZFMa3Hk5munvcMEjfk1yVWTKK0wfV-X7TTKWypkHfyujyw8bgcHmTRMt1mrplETiQWgaVyolVdE06HCgNdYrA7tljsopSe3FlGGc1V2DI/s1600/Unveiled.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjsGbhOU-kFKoTArnW79G_z75V2d8NJMGHQCiZFMa3Hk5munvcMEjfk1yVWTKK0wfV-X7TTKWypkHfyujyw8bgcHmTRMt1mrplETiQWgaVyolVdE06HCgNdYrA7tljsopSe3FlGGc1V2DI/s640/Unveiled.jpg" width="460" /></a></div><br />
E' solo cambiare. Cambiare è tutto. Abbandonare una forma, una pelle, un <i>abito</i>, per prenderne uno nuovo. E' un trapasso di coscienza. Annegato nel vino. Mi svelo, mi rivelo, ti mostro le geometrie, mi plasmo e riplasmo, convalido e annullo, ti porgo la tua nuova pelle, ti strappo dalla vecchia. Oppure faccio il contrario.<br />
Ho fatto tutto. Ho cambiato tutto. Eppure non è altro che il reiterarsi di archetipi della vita e della morte, allegorie, da eoni. E' inessenziale la tua veste, inessenziale la tua pelle, la tua verità, il cambiamento.<br />
Disvelare serve solo a rivelare. Essere morti non può che portare alla vita. Nel momento in cui sei vivo sei destinato a morire.<br />
La ciclicità lunare è quel che intendo.<br />
Inessenziale, ma così stanno le cose.The H Lazarushttp://www.blogger.com/profile/04761352209791777408noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5794547308647568620.post-47465222299201295912011-02-16T12:01:00.000-08:002011-07-08T08:52:57.864-07:00Leggi GenerativeIo sono impazzito,<br />
prima d'essere <i>Eterno</i>.<br />
<br />
Come mai potrai tu, vile<br />
-<i>vile!</i>-,<br />
fuggire i miei strali?<br />
<br />
Che lento t'accartocci sprecando l'esistenza<br />
-<i>misero!</i>-,<br />
sul senso del <i>Possibile</i>,<br />
<br />
quando tutto ha generato e genera il <i>Caso</i>:<br />
l'impossibile e inusitato,<br />
l' <i>Impossibile</i> è inusitato.<br />
<br />
Dice: " <i>centocinquanta milioni a uno, signori, scommettete!</i>"<br />
<br />
E voi tutti, figli di quell' <i>Uno</i><br />
-<i>ignavi!</i>-,<br />
preferite la sicurezza del numero.<br />
<br />
-<i>Ignavi!</i>-<br />
a non volervi considerare secondo natura del<br />
Vero e Reale,<br />
a non voler capire la <i>sterminata possibilità</i><br />
che <i>generoso dona l' Impossibile</i>,<br />
che v'origina e determina.<br />
<br />
Ignorate la madre vostra e amante perfetta<br />
per vivere una vita non d' Uomo,<br />
<br />
ma di sasso.<br />
<br />
<br />
<br />
-------------------------------------------------------------------------------------------------------------<br />
<br />
Questa non ve la spiego.<br />
No, maleballe, lo spiego eccome.<br />
<br />
<div style="text-align: center;"><i>" ...Fate almeno finta di capire, zombie! Io vi spacco il cervello!</i> "</div><div style="text-align: center;"><br />
</div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: x-small;">(Nota improvvisazione di Carmelo Bene al pubblico del Costanzo Show). </span></div><br />
Pensate solo che siete nati voi, e solo voi (a meno che non abbiate un gemello omozigota e comunque la probabilità numerica rimane a sfavore) da una media emessa di centocinquanta milioni di spermatozoi a eiaculazione.<br />
<br />
Centocinquanta milioni a uno.<br />
Chi mai scommetterebbe l'uno, giusto? Eppure voi siete qui.<br />
Sulle leggi che ci generano, che danno forma alla varietà della vita, delle sue situazioni, sulla possibilità che accada anche l'impossibile...questa minuscola considerazione, una riflessione dovrebbe pur farcela fare.<br />
<br />
O vogliamo essere veramente ciechi? Ignorare il potere del Caso? La sua ricchezza imponderabile?<br />
<br />
No perchè non so voi, ma io mica avevo pianificato d'esistere.<br />
<br />
Ma già che ci sono, mi prendo il meglio. Anche quello che è impossibile prendere.The H Lazarushttp://www.blogger.com/profile/04761352209791777408noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5794547308647568620.post-70298230474713668592011-02-16T11:18:00.000-08:002011-02-16T11:22:27.889-08:00L' Altro da Borges (autobiografia troppo sincera)Questo post avrei potuto evitarmelo ed evitarvelo.<br />
Ma ci sono momenti nella vita in cui ricordare e soffrire d'alcuni ricordi è paradossalmente curativo.<br />
Ispirato da <i>L'altro</i> de <i>Il libro di sabbia</i> di Borges, all'epoca non fu più d' un esercizio impostomi da superiori, nel quale come sempre ho però tentato di mettere il meglio che sapessi fare, con critica lucida di me, dei miei difetti, esaltando la differenza che può fare un semplice PUNTO DI VISTA. Le stesse cose da angolazioni differenti diventano inferni o paradisi.<br />
Ora, questa è roba vecchia: credo risalga al 2006 o giù di lì.<br />
Ma più che mai in questo momento della mia vita mi ritrovo nella situazione descritta. <br />
Mi aiuta a tenere bene a mente che uno il destino se lo fa, e che se non si prendono le giuste scelte quando è il giusto momento, ci si può davvero trovare ad essere una <i>altro</i> sè ucronico derelitto, indurito e compiaciuto della sua inettitudine, troppo pigro per reagire.<br />
<br />
Mettetemi al patibolo quando smetterò d'ascoltare e di vedere intenzionalmente.<br />
Sparatemi quando smetterò d'imparare o d'avere il coraggio di farlo.<br />
<br />
---------------------------------------------------------------------------------------------------------------<br />
<br />
<br />
<br />
<div style="text-align: center;"><b><span style="font-size: small;">Libera vestizione di panni non miei, ma graziosamente adattati.</span></b></div><span style="font-size: small;"><br />
<br />
<br />
Dopo quasi cinque anni dal suo impianto nel mio foro vertebrale all'altezza della prominente, il biomodem alcune notti mi infastidisce ancora.<br />
Mi crea disturbi del sonno, incubi, visioni, allucinazioni e alterazioni percettive inizialmente gestibili che invece col passar del tempo riesco sempre meno a controllare.<br />
Nelle ultime due settimane i miei ingressi in Overnet sono stati assolutamente involontari e perciò pericolosi: sono avvenuti nel sonno i primi cinque, e addirittura in stato di veglia gli altri due.<br />
Ora, nonostante i controlli incrociati dei Multiserver, come da sempre hacker e pirati ne combinano di cotte e di crude; da qualche anno c'è della gente che entra in Overnet e sparisce, altri il cui sistema nervoso è direttamente infettato dai nuovi virus Interbiocoder. Pericoloso davvero, non si scherza.<br />
Molto più comodo e sicuro quando il computer era semplicemente nello schermo, e il modem era un parallelepipedo di plastica che si accendeva solo quando lo decidevo io, e c'era ancora internet e i virus si eliminavano con dei programmi.<br />
<br />
Avevo quarantacinque anni quando il Nuovo Governo Unificato propose il sogno di Overnet. E all'epoca un'utopia sembrava, piena di “bei proponimenti e vantaggi e convenienza per l'utente”, come faceva sapere il segretario generale addetto al progetto. Nessuno ci badava, inizalmente.<br />
Ricordo il passaggio di un libro letto quand'ero giovane, che spiegava come certe popolazioni primitive non capivano come facessero a starci degli omini così piccoli dentro quella scatola che noi civilizzati chiamavamo televisione.<br />
Così eravamo noi, in quello sciocco, automatico, grigio 2028, increduli e disarmati (ma altrettanto convinti della sua impossibilità d'estistenza), di fronte a questo miraggio telematico.<br />
La verità è che nel mondo che l'uomo aveva da sé stesso forgiato nell'arco di lunghi secoli c'era rimasto ben poco da amare. L'intera umanità da diversi anni era solo un disordinato assembramento di corpi atrofizzati, di emozioni indotte chimicamente o rigettate in violenti exploit omicidi.<br />
La droga non bastava più ad acquietare gli animi, nemmeno gli ultimi ritrovati sintetici.<br />
La religione era certo ancora l'oppio dei popoli, ma l'oppio in realtà non se lo ricordava nessuno, nemmeno come era fatto.<br />
C'era bisogno di nuovi mezzi di controllo sulla gente.<br />
Comunque sia, nonostante nessuno lo pensasse possibile, nel giro di due anni furono costruiti software e hardware delle due intelligenze artificiali che costituivano Overnet, e Internet fu smantellato l'anno successivo con grande entusiasmo di governo e popolazione. Iniziarono i test sugli esseri umani. Nei quattro mesi successivi l'intera umanità si occupò solamente di farsi impiantare quel maledetto biomodem nella spina dorsale, per provare l'ebbrezza di una realtà simulata con perfezione assoluta. Overnet era versatile e veloce: a parte l'ordinaria navigazione, consentiva l'ingresso in mondi virtuali con un corpo virtuale, ma sensazioni, dati e altri utenti incontrati erano reali.<br />
I problemi vennero fuori lentamente, subdoli e striscianti, solo dopo un anno dall'impianto.<br />
Chi aveva avuto crisi di rigetto, chi non riusciva più ad uscire da Overnet, virus mortali e trappole virtuali che friggevano la mielina e tostavano il tessuto corticale del cervello.<br />
C'era della gente che impazziva, dell'altra che veniva letteralmente programmata.<br />
<br />
Ma il Nuovo Governo Unificato sosteneva che i problemi di adattamento all'impianto ce l'avevano solo chi, come me, aveva ricevuto il biomodem oltre i vent'anni di età. Diceva che il cervello e quant'altro non avevano avuto il tempo di crescere e modificarsi per accogliere spontaneamente il chip. Perciò si cominciò ad impiantarlo direttamente alla nascita. E in effetti i bambini che l'avevano dalla nascita facevano molta meno fatica a controllarlo. Il suo difetto principale -benché credo pianificato fin dall'inizio- era la connessione.<br />
Il biomodem era infatti stato concepito in modo che i comandi fossero impartiti al chip attraverso forme pensiero. Bastava pensare di collegarsi e si era dentro, ma funzionava solo con un pensiero volontario e mantenuto per almeno venti secondi. In quei venti secondi le intelligenze artificiali vagliavano la richiesta d'ingresso e l'identità dell'utente, la quale era confrontata con la banca del DNA mondiale. Cloni pertanto non ne potevano esistere: ogni codice genetico era una persona reale e conseguentemente virtuale solamente. Non c'era possibilità d'errore.<br />
Però le due intelligenze artificiali avrebbero potuto, nel tempo, imparare dalla grande quantità di dati in loro possesso, modificarli ed addirittura creare mondi e dimensioni parallele; inoltre avrebbero potuto controllare autonomamente ingressi, uscite e permanenze degli utenti.<br />
Perchè questo era in loro potere, e nonostante ogni minima precauzione fosse stata prudentemente adottata per evitare che succedesse, ho l'impressione che adesso, nel 2036, le macchine abbiano già rapito le coscienze e le memorie di tutti e stiano mediante quelle informazioni costruendo il loro mondo. Vogliono un corpo. Vogliono la carne, vogliono sentire dolore, piacere, amore, odio, il calore del sole e il freddo del vento. Lo vogliono fare loro, perchè l'uomo da tempo non lo fa più. </span><br />
<span style="font-size: small;">Da quanto me ne sono accorta?<br />
Da brava miscredente l'ho sempre sospettato, ma è stato un singolare e inverosimile incontro avuto questa notte, pochi minuti fa, a dare fondamento alle mie tesi.<br />
<br />
Saranno state all'incirca le tre del mattino, continuavo insonne a rigirarmi nel cubicolo pensando a quanto fossero odiosi quelle specie di loculi funerari che già da quindici anni circa si utilizzavano al posto dei letti, quando d'improvviso, dentro la “scatola del sonno” (mi piace di chiamarlo così, il cubicolo), si manifestò un flash di luce bianca intensissimo.<br />
Avevo gli occhi chiusi e mi accecò comunque. Premetti il pulsante di espulsione dal cubicolo, e appena fuori, seduta sul basculante, cercai di recuperare la vista e soprattutto di capire cosa stesse succedendo.<br />
Ma la vista non tornava, così mi ridussi a guardare una confusione di minuscoli puntini bianchi e neri in perpetuo movimento. Poi mi accorsi di un ronzio quasi impercettibile che proveniva da un punto indefinito della stanza. Ebbi l'impressione di trovarmi di fronte ad un enorme monitor televisivo...il ronzio cresceva, e finalmente con orrore capii che ad emetterlo erano proprio i puntini.<br />
Con orrore, perchè questo era chiaramente un ingresso ad Overnet involontario.<br />
E infatti non feci in tempo a finire di formulare il pensiero che con una nitidezza insolita mi apparve attorno la hall di un albergo. Per qualche secondo mi guardai intorno per capire dove potevo essere, e perchè.<br />
Overnet è il presente, nel senso che non prevede nella fruizione della realtà virtuale altro tempo che non sia il presente, l'oggi.<br />
E quanto vedevo non era affatto il presente: banconi di legno, lampadari a luce elettrica, divani e poltrone di pelle, tappeti. Cose che non si usano da tempo, in materiali decisamente obsoleti. Tutto di foggia antiquata, abiti e persone dentro gli abiti pure. Sembrava di aver fatto un salto indietro nel tempo di trent'anni.<br />
<br />
<br />
Dio, che non è affatto sciocco anche se estremamente vanesio, ebbe cura di fare in modo che ci fosse un filtro tra il suo pensiero e il prodotto fisico di quel pensiero: pose tra i due il Verbo. L'uomo, vanesio più del dio ma irrimediabilmente stupido, si tolse quella opportunità volendo superare il suo creatore -a lui ci son voluti pensiero e Verbo, a noi uomini basta il pensiero- e Overnet ne è la più grande attestazione: non riesco a smettere di ripetermi che se non avessi fatto quel dannato pensiero non sarebbe successo niente.<br />
E invece, inaspettato e fatale come tante cose nella vera vita umana, quasi per scherzo fece capolino fra tutti gli altri, sorridendo candido alla mia condanna.<br />
<br />
“Trent'anni fa avevo vent'anni. Questi che vedo sono i miei vent'anni”.<br />
<br />
Banalmente mi urtò addosso sulla schiena. Altrettanto banalmente, come se fosse stato tutto normale, mi si pose di fronte per chiedermi scusa.<br />
Fu allora che capii quanto inumano e perverso si fosse fatto l'uomo nel tempo, e questa coscienza si accompagnò ad un lungo brivido gelido e ad un'altra certezza, non meno sconvolgente: le macchine avevano cominciato a produrre un loro senso delle cose. Avevano cominciato a fabbricare un nuovo mondo per gli uomini, fatto delle loro memorie e speranze, un mondo fittizio cui collegare tutti prima o poi. Stavano creando mondi paralleli e ucronici dove fondevano a loro piacimento le vite passate e presenti di chi vi entrava.<br />
La ragazza che avevo di fronte, senza ombra di dubbio, ero io a vent'anni.<br />
Mi guardai chiedermi scusa per un istante che mi sembrò un' eternità.<br />
I tatuaggi sui polsi, il modo di parlare, gli occhi, gli abiti...ero proprio io.<br />
E lei si accorse di come la guardavo, e ricambiò la cosa, smettendo di parlare.<br />
Aveva capito chi ero, ma come me non poteva crederci. Fece esattamente come avrei fatto io a vent'anni: inclinò la testa verso sinistra increspando le sopracciglia, e posta la mano destra sul relativo fianco mi disse:</span><br />
<span style="font-size: small;">-”Ma ci conosciamo? Lei ha un'aria decisamente familiare”.</span><br />
<span style="font-size: small;">-”Non lo so. Cioè, credo di sì ma effettivamente non lo so. Dove siamo?”<br />
<br />
Mi guarda un secondo allargando le narici.<br />
<br />
-”Secondo lei dove siamo?”</span><br />
<span style="font-size: small;">-”Venezia” risposi prontamente. </span><br />
<br />
<span style="font-size: small;">Non poteva essere che Venezia. Cercai dei riscontri nella hall: un leone di San Marco campeggiava su un muro laterale al bancone principale.</span><br />
<span style="font-size: small;">-”Mi spiace di esserle venuta addosso, cammino senza mai guardare dove vado. Brutto vizio. Pensi che l'altro giorno mentre camminavo in campo Santa Margherita...”<br />
<br />
La interruppi brutalmente. Sapevo cosa stava per dire:<br />
<br />
-”... è inciampata su una lastra di trachite e ha buttato per aria un banco del pesce. Un sacco di calamari per terra.”</span><br />
<span style="font-size: small;">-”Esatto. Ma lei come fa a saperlo? E' successo anche a lei?”</span><br />
<span style="font-size: small;">-”Già. Avevo più o meno la tua età.”</span><br />
<span style="font-size: small;"><br />
Sorrido, e lei mi sorride allo stesso modo ma con una spensieratezza persa da tempo, per me. Mi allunga la mano mentre recita le solite frasi di congedo.<br />
Mentre le porgo la mia, lei abbassa lo sguardo e si blocca.<br />
Con la delicatezza che ho avuto fin da bambina nel toccare le altre persone, mi prende la mano destra e controlla le lettere ebraiche che ha anche lei tatuate all'interno del polso.<br />
Quasi pregando le mormora lenta e incredula:<br />
<br />
-”Hè, Yod e Ayn. Nell'altro polso ha Beith, Zain e Shin.”<br />
</span><br />
<span style="font-size: small;">Annuisco solamente. La vedo cercare il foro del piercing dove lei l'ha ancora, e le cicatrici sul braccio sinistro, e quel segno sulla tempia destra.<br />
Le si rabbuiano gli occhi. Se per me poteva essere difficile accettare quel paradosso cronodimensionale, figuriamoci per lei che avrebbe vissuto l'avvento di Overnet e le sue meraviglie solo tra venticinque anni.<br />
<br />
-”Sono proprio io.”<br />
Glielo dico con dolcezza, e so bene perchè: a vent'anni certe emozioni mi spezzavano. Invecchiando ho imparato a farci caso come né più né meno a una mosca sul muro.<br />
Il tempo è un ladro formidabile.<br />
Ecco. La ragazza è atterrita, e la vedo fare una scena conosciuta da sempre: allarga le spalle, inspira, e con modo spiccio e arrogante abbozza un gesto secco e mi fa:<br />
<br />
-”Poche palle. Meno parole più fatti. Voglio le prove.”<br />
<br />
Sapevo che mi parlava così perchè aveva capito che ero veramente io. Normalmente non l'avrebbe fatto.<br />
Mi sedetti su una poltroncina, pronta a snocciolare lunghe sequenze di dati.<br />
<br />
-Dunque. Hai abitato fino ai diciannove anni in Veneto, poi ti sei trasferita a Bologna, dove vivi ora. Hai una gatta bianca a macchie grigie che è uguale uguale ad un gatto che hai avuto precedentemente molto amato, che si chiamava Benito. Hai odiato per mesi il pavimento del tuo appartamento bolognese perchè non riuscivi ad abituarti alle piastrelle bianche con le fughe nere. Nella tua stanza, sulla prima mensola a destra della porta ci sono vari trattati di magia, occulto ed esoterismo, di cui ti interessi da sempre. La narrativa sta sulla mensola appena sotto; Poe e Lovecraft stanno sempre al capo più vicino perchè sono quelli che tendi a rileggere più spesso. I saggi sull'ipnosi, Castaneda e i libri vecchi, che ti piace comprare di tanto in tanto, sono invece sulla libreria bianca, assieme ad altri di poesia. Quella d'angolo invece ha solo testi che parlano d'arte.<br />
Devo continuare?”<br />
<br />
Mi guarda perplessa.<br />
<br />
-”Non sto capendo quel che succede. Se tu sei me, e io so di essere io e di avere vent'anni, perchè tu sei me e di anni ne hai molti di più? Sto sognando? Soprattutto: come faccio ad essere due persone in corpi diversi?”</span><br />
<span style="font-size: small;">-”Non credo tu stia sognando -me lo ricorderei ancora un sogno così, è certo- e d'altronde non può essere qualcosa di reale perchè non ricordo neanche di aver mai incontrato me stessa a cinquant'anni quando avevo la tua età.”</span><br />
<span style="font-size: small;">-”Insomma questa è una sorta di dimensione parallela.”</span><br />
<span style="font-size: small;">-”Credo di sì. Fra qualche anno saprai esattamente come è andata.”<br />
<br />
Mi sorride, un poco più tranquilla. Eravamo identiche in tutto e per tutto, a parte ovviamente i segni dell'età sul mio viso e qualche acciacco, eppure ci conoscevamo relativamente. Il mondo e il tempo sarebbero cambiati e mi avrebbero cambiata tanto da farmi dimenticare molte, molte cose...<br />
<br />
-”Te la ricordi <i>Si china il giorno</i>?”</span><br />
<span style="font-size: small;">-”Certo” -aveva intuito il mio pensiero- “...dunque dunque...ah ecco sì...<i>T'ho amato e battuto; si china il giorno e colgo ombre dai cieli:<br />
che tristezza il mio cuore di carne</i>.”</span><br />
<span style="font-size: small;">-”<i>...così lieve il mio cuore d'uragano.</i>”</span><br />
<span style="font-size: small;">-”<i>Dalla tua matrice io salgo immemore e piango. Camminano angeli, muti con me; non hanno respiro le cose; in pietra mutata ogni voce, silenzio di cieli sepolti. Il tuo primo uomo non sa, ma dolora</i>.”<br />
<br />
Ci fissiamo per qualche secondo. Inevitabile. Sorrido per la tenerezza che mi fa vedermi così, a credere ancora in cose che per me ormai erano solo fantasmi. <i>Alla notte</i> mi faceva commuovere, a quell'età. Ora non più.<br />
<br />
-”Continuo a scrivere poesie?” mi chiede.</span><br />
<span style="font-size: small;">-”Sì. Continui a fare tutte quelle cose che hai sempre fatto. Ma adesso sono diverse. Continui a fare musica, ma la tua ricerca musicale si è cristallizzata nell'aridità del sound design, continui a dipingere ma con sempre crescente frustrazione e rabbia, scrivi scarne poesiole che dell'amore se ne sbattono altamente, anzi.”<br />
<br />
Mi guarda senza capire.<br />
<br />
-”Pensavo che non avrei mai cambiato idea su determinati valori.”</span><br />
<span style="font-size: small;">-”E' questo il guaio: PENSARE. Fra qualche anno i nostri governi faranno in modo di poter controllare pure il pensiero. La vita ti cambia.<br />
Il mondo si presenterà in casa tua come uno straccione pulcioso, tu lo farai accomodare per pura compassione, e lui infetterà tutta la tua casa col suo sozzume.<br />
Crederai all'Umanità per molto tempo con l'assoluta Fede dell'orante sul suo inginocchiatoio.<br />
Dedicherai notti intere e ogni istante diurno ad amori brucianti e impossibili, ridendo e piangendo insieme per uomini che non ti sapranno mai, per loro volontà o capriccio.<br />
Ti infiammerai per idee e colori, ti batterai per insulsi ideali.<br />
Sosterrai etiche frivole per il solo gusto (ma lo capirai dopo) di esserne l'antitesi.<br />
Cercherai senza trovare. Troverai cose che non cercavi affatto.<br />
Vivrai, insomma.<br />
Tutto qui, molto ordinario, molto banale. Ah, sì: non riuscirai mai a smettere di fumare.<br />
Io almeno fumo ancora.”<br />
<br />
Le dissi tutto questo con lentezza e dimentica dei suoi vent'anni. Parlavo a me stessa, ma non ero io. Quanta franchezza sprecata; lei stava lì a guardarmi smarrita.<br />
<br />
-”Concordo con pensare uguale guai, tuttavia è dal pensiero che nasce tutto. Per il resto non vedo perchè tu debba essere così insofferente nei confronti della vita. Non mi sembra andrà malaccio, tutto sommato. Voglio dire, visto che un essere umano non può prescindere da ciò che è, è normale che viva la vita nelle condizioni di uomo, perciò sottoposto ai limiti stessi della sua esistenza...”</span><br />
<span style="font-size: small;">-”Basta, ti prego...non venire a fare questi ragionamenti a me. Li ho sepolti da una vita. Sono perfettamente inutili, e prima te ne renderai conto meglio sarà.”<br />
<br />
In un solo istante avevo dimenticato tutta la gentilezza.<br />
Mi infastidiva la pazienza e la sollecitudine con cui sosteneva le sue idee, il suo candore assoluto e la sua insopportabile tendenza illuminista all'ottimismo.<br />
<br />
Una ragazzetta illusa, ecco cos'ero a vent'anni.<br />
<br />
Credevo ai valori, credevo all'amore, credevo ai sogni.<br />
Avevo una visione troppo lirica e intensa, ridondante e patetica di ogni singola Cosa che costituisse l'esistere. Tutto aveva una sacralità che andava rispettata.<br />
E, soprattutto, ci credevo.<br />
Guardavo i miei occhi sinceri e preoccupati di trent'anni prima, e provavo rabbia.<br />
<br />
Bisognerebbe vivere al contrario. Nascere vecchi e morire giovani, in una meravigliosa progressione verso l'alleggerimento d'animo e di sentimenti...Bisognerebbe nascere neri sporchi di morchia, e morire bianchi d'alabastro...<br />
Questa sarebbe la via ideale per essere accolti in un Paradiso che funzioni bene.<br />
<br />
Invece quell'essere meraviglioso e pulito che mi stava davanti ero io e non lo ero più, e invidiavo quello che lei era e io non avevo mai saputo di essere, mi faceva morire di rabbia l' aver perso tempo ad aspettare di crescere per vivere, quando invece avrei dovuto succhiare la vita a lunghe sorsate direttamente dalla sua fonte, mordere il tempo come solo i ventenni possono.<br />
Vedevo in lei la più perfetta delle imperfezioni tra quelle che ha l'uomo a sua disposizione, ma di cui non è cosciente finchè non la perde: la giovinezza.<br />
Ma non quella della carne.<br />
Quella che rende il mondo un enorme parco d'intrattenimento,<br />
e le persone compagne di gioco. Quella che in ogni angolo c'è un'occasione.<br />
Quella che accende i tramonti con luci al neon e fabbrica ogni notte un nuovo vetro multicolore per fare l'alba. Quella che trasforma la notte in un immensa licenziosa alcova di seta nera, culla d'ogni innocente perversità.<br />
<br />
Perso tutto. Avevo perso tutto, senza sapere d'averlo stretto fra le dita.<br />
<br />
Come potevo non odiarla?<br />
<br />
E lei, che seppure giovane era pur sempre me stessa, per una sorta d'empatia capì ciò che stavo provando. Forse, per un'istante, i miei occhi d'oggi sono stati capaci d' essere sinceri un'ultima volta, dopo tanto che avevano imparato a nascondere tutto.<br />
Non potevamo mentire l'un l'altra. Non era stato un incontro piacevole per nessuna della due: lei non si capacitava di ciò che sarebbe diventata, io invidiavo follemente quello che lei era e non aveva coscienza d'essere.<br />
<br />
Così feci l'unica cosa sensata da farsi. Mi alzai e sorridendole le chiesi il coltello a serramanico che aveva in tasca. Non si stupì alla mia richiesta.<br />
<br />
-”Te lo ricordi eh? Il vecchio coltello di papà.”</span><br />
<span style="font-size: small;">-”In realtà me lo ricordavo con colori molto più vivi. Ma pazienza, servirà comunque allo scopo.”</span><br />
<span style="font-size: small;">-”Cosa devi fare?”<br />
<br />
Mentre le facevo un gesto che io e lei sapevamo significare “ora vedi” aprivo il coltello e lo portavo all'altezza della base del collo, lì dove iniziano le vertebre cervicali.<br />
<br />
Sto dettando queste parole allo script generator. Mi resta ancora qualche minuto. Mi sono dimenticata di aggiungere alla descrizione del biomodem la più inquietante delle sue caratteristiche: ossia una piccola linguetta metallica, inserita sottopelle, che può essere raggiunta mediante una piccolissima incisione. Niente di doloroso. Una volta strappata la linguetta il biomodem si azzera e si spegne entro venti minuti. Con lo spegnimento, com'è logico, sopravviene la morte. Un piccolo cavillo assicurativo che il governo ha voluto avere sui fruitori di Overnet. In caso di pericolo, li si può riprogrammare o semplicemente uccidere se commettono certi crimini.<br />
<br />
Il mio mondo d'oggi non era un bel mondo.<br />
Non avevo neppure la certezza fosse del tutto reale.<br />
<br />
Non ne valeva la pena, dopo quest'incontro. Non avevo niente per cui valesse la pena tornare. Non avevo niente da amare. Non sapevo né quando né come né se sarei riuscita a tornare alla vita reale, sapevo comunque che non l'avrei più sopportata.<br />
<br />
Mi guardava incuriosita mentre praticavo l'incisione. Strappai la linguetta e gliela donai. Sopra c'erano la mia data di nascita, la data di consegna del biomodem (22 aprile 2031)<br />
e il mio codice genetico.<br />
<br />
Non poteva capire cosa significava per me (e per lei) quello che avevo appena fatto, né glielo volli spiegare. Mi congedai con poca grazia, ma con un senso di libertà nel petto.<br />
<br />
Volevo dettare al programma questa cosa prima che i miei venti ultimi minuti di vita finissero. Non pensavo che venti minuti potessero durare tanto...<br />
Non so chi la potrà leggere e l'eventuale sua utilità, ma va bene lo stesso... avrei voluto dipingerla, ma il paint generator non dà soddisfazione.<br />
Bei tempi, quelli del pennello.<br />
<br />
C'è qualcosa che mi si muove dentro, come un uccello maestoso in una gabbia troppo angusta: sfiora appena le pareti della mia anima, pigola piano, un po' impaurito.<br />
<br />
Da quanto tempo non ricordavo una sensazione come questa...<br />
....anni fa l'avrei chiamata nostalgia.<br />
<br />
<br />
<i>Che tristezza il mio cuore di carne.</i><br />
</span><br />
<div class="Standard" style="color: black;"><span style="font-size: small;"><o:p></o:p></span></div><br />
<div class="Standard" style="color: black; line-height: 115%;"><span style="font-size: small;"><i><span style="font-family: "Arial","sans-serif";"><o:p></o:p></span></i></span></div><div class="Standard"><span style="color: #280099; font-family: "Arial","sans-serif";"><span style="font-size: small;"><span style="color: black;"> </span></span><o:p></o:p></span></div>The H Lazarushttp://www.blogger.com/profile/04761352209791777408noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5794547308647568620.post-35410285531381889772011-02-15T14:05:00.000-08:002011-07-08T10:32:22.583-07:00Jan Svankmajer<div style="text-align: center;"><br />
</div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;">Jan Svankmajer</span></div><div style="text-align: center;"><br />
</div><div style="text-align: left;">Svankmajer è un regista ceco non molto conosciuto in Italia a causa di una cattiva distribuzione dei suoi lavori, praticamente irreperibili sui supporti ordinari. Ma siamo nell'era della tecnologia e del villaggio globale eccetera, sicchè il funzionale Eta Beta di Internet, YouTube, sfodera dal gonnellino le sue meraviglie.</div><div style="text-align: left;">Spulcio su Wikipedia perchè non ho molte informazioni su questo curioso vecchierello, e come la stessa proclama è in effetti evidente come sia stato da pigmalione a registi ben più famosi di lui quali Terry Gilliam, Tim Burton, Michel Gondry. A mio avviso ritrovo elementia svankmajeriani anche nei primi cortometraggi sperimentali di Polanski giovane (vedi <i>Lampa</i>), o in alcuni aspetti di Peter Greenaway (in particolare nella sua nota passione per la catalogazione, i cui germi sono rintracciabili in corti di Svankmajer come<i> Historia Naturae Suita</i> o <i>Et Cetera</i>) e oserei a margine inserire nella lista anche Richard Linklater, ma solo quello dei film fatti col rotoscope (<i>A scanner Darkly, Waking Life</i>). La linea analogica sulla quale s'innesta Linklater non è tanto visiva in effetti, o formale, quanto filosofica: trattasi di meditazioni su pellicola di una pesante leggerezza o inafferrabile inconsistenza-insensatezza dell'esistere e delle sue leggi, a tratti spaesanti, sulle quali gioca molto spesso (ironicamente ma non solo) anche Svankmajer.</div><div style="text-align: left;">L'ospite del giorno (della sera, dato che sono le 21:21) svolse i suoi studi all' Accademia di Belle Arti di Praga (chè se era quella di Bologna erano altre paia di maniche), sezione di scenografia. I rimandi scenografici al teatro sono molto forti e presenti nelle sue opere, sia nel senso proprio che in senso di <i> teatrino</i>, con burattini e marionette (a questo proposito, vi consiglio la visione di uno dei suoi migliori film -parere mio-, dove l'unico in carne e ossa è il protagonista, mentre il resto degli attori sono marionette di varie grandezze: il <i>Faust</i> del 1994).</div><div style="text-align: left;">Svankmajer ha prodotto negli anni solo qualche lungometraggio, sette per la precisione, ma una infinità di cortometraggi riusciti ed estremamente caratteristici: egli lavora con una particolare tecnica di stop motion, manierista e utilizzata con molta sapienza, che lo rende subito riconoscibile. Altri tratti salienti sono l'utilizzo dei rumori (caricaturali?) e la scelta delle colonne sonore in larga parte del periodo barocco (Bach e colleghi), la cui scansione modulare ritmica e melodica ben s'adatta alla struttura visiva e compositiva derivata dalla tecnica della stop motion. Non sono mancate citazioni ed omaggi ad artisti come Leonardo, Arcimbolodo, e ad altre curiosità proprie della sua tradizione culturale (un documentario horror, per essere pignoli, <i>The Ossuary</i> del 1970, girato nel castello di Sedlec, affascinante architettura le cui decorazioni barocche sono ricavate da ossa umane). </div><div style="text-align: left;">Vogliamo parlare delle atmosfere? Leggendo la lista dei suoi corti, appaiono diverse pellicole prodotte sulla base di racconti di Edgar Allan Poe, di Horace Walpole, di Lewis Carroll.<br />
Il risultato è che l'immaginario che si respira nel suo operato varia e viaggia tra il surreale e il paranoico, l'ironico e il perturbato, l'orrorifico (<i>Sileni aka Lunacy</i> è un suo lungometraggio dell'orrore abbastanza recente, del 2005, ispirato proprio da Poe e De Sade -al marchese aveva precedentemente fatto tributo con altri film, quali <i>I Cospiratori del piacere</i>-) e il poetico, la visione infantile che percepisce la minaccia dello sconosciuto, e quella del vecchio che rassegnato se ne arride. Molto spesso i contenuti dei corti hanno anche a che fare col tema della <i>consunzione</i> o dell'esaurimento del <i>senso</i>: esseri fitomorfi che appassiscono senz'acqua (<i>Flora</i>), coppie che dialogano sessualmente fino alla disgregazione (<i>Dimensions of Dialogue: passionate discourse</i>\<i> Dimensions of Dialogue: Exhaustive Discussion</i>), altre coppie che parlano "fattualmente" fino ad arrivare all'estrema incomprensione (<i>Dimensions of Dialogue, facutal conversation</i>), oppure destinate ad un fugace consumo (per l'appunto) della loro storia perchè in breve destinate alla "morte" (<i>Meat Love</i>).</div><div style="text-align: left;">Altro tema principe è il cibo, che potrebbe parallelamente avere a che fare con quello del desiderio: il rapporto che Svankmajer suggerisce col cibo è infatti quello di una tentazione perversa, succulenta e visivamente attraente, biblica, seppure mostra non sempre velatamente la sua pericolosità attraverso colori o forme inusuali per un alimento sano o in buono stato di conservazione. Un desiderio malato, al quale difficilmente si resiste, un desiderio di nutrimento o semplice ingordigia che porta anche all'autocannibalismo (<i>Food)</i> come<i> </i>atto estremo della soddisfazione delle proprie pulsioni, o ancora una volta come consumazione del proprio bisogno. </div><div style="text-align: left;">Allo stesso modo tratta col desiderio sessuale o amoroso: alternando innocenze e ingenuità con perversioni e istinti malsani, pruriginosi, creando tensioni tra il desiderio ingigantito dalla sua non puntale soddisfazione e quello che una volta esaudito diventa noiosa abitudine, alla quale è però impossibile resistere, perchè diviene rituale.</div><div style="text-align: left;">Sono storie di energie creative e distruttive che si muovono su temi archetipici, su bisogni primari dell'uomo, e sulle suggestioni inconsce e incontenibili che possono provocare. Esse svelano immancabilmente le debolezze vuoi poetiche, vuoi miserabili, dell' uomo di fronte alla sua stessa natura, che gli rimane inafferrabile e imbrigliabile.</div><div style="text-align: left;"><br />
</div><div style="text-align: left;"><br />
</div><div style="text-align: left;"><span style="font-size: x-small;">Posto solo alcune cose, chiaramente, per il resto c'è internet a vostra disposizione. Temo che forse qualcuno di questi video potreste non visualizzarlo perchè c'è quella fottuta censura di youtube di mezzo. Mi spiace molto.</span></div><div style="text-align: left;"><br />
</div><h1 id="watch-headline-title" style="font-weight: normal; text-align: center;"><b><span style="font-size: large;"><span class="long-title" dir="ltr" id="eow-title" title="Jan Svankmajer - tma/svetlo/tma (Darkness/Light/Darkness)"><span style="font-size: small;"><i>Tma / svetlo / tma</i> (Darkness/Light/Darkness), 1989 </span> </span></span></b></h1><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"></div><h1 id="watch-headline-title"><span class="" dir="ltr" id="eow-title" title="Jan Švankmajer - Passionate Dialogue"></span></h1><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.youtube.com/embed/LuBwXfg3Mr4?feature=player_embedded' frameborder='0'></iframe></div><div style="text-align: left;"><br />
</div><div style="text-align: left;"><br />
</div><div style="text-align: left;"><br />
</div><div style="text-align: left;"><br />
</div><div style="text-align: left;"><br />
</div><div style="text-align: center;"><i><b>Dimensions of Dialogue: Exhaustive Discussion, 1982</b></i></div><div style="text-align: center;"><br />
</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.youtube.com/embed/guA2dTlo57E?feature=player_embedded' frameborder='0'></iframe></div><div style="text-align: left;"><br />
</div><div style="text-align: left;"><br />
</div><div style="text-align: left;"><br />
</div><h1 id="watch-headline-title" style="text-align: center;"><i><i><span style="font-size: small;"><span class="" dir="ltr" id="eow-title" title="Jan Švankmajer - Passionate Dialogue">Dimensions of Dialogue: Passionate Dialogue, 1982 </span></span></i></i></h1><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.youtube.com/embed/y2IzPmKNiQs?feature=player_embedded' frameborder='0'></iframe></div><br />
<br />
<br />
<br />
<div style="text-align: center;"><br />
</div><div style="text-align: center;"><b><i>Dimensions of Dialogue: Factual Conversation, 1982</i></b></div><div style="text-align: center;"><br />
</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><object class="BLOGGER-youtube-video" classid="clsid:D27CDB6E-AE6D-11cf-96B8-444553540000" codebase="http://download.macromedia.com/pub/shockwave/cabs/flash/swflash.cab#version=6,0,40,0" data-thumbnail-src="http://0.gvt0.com/vi/dxSW_WNk2ag/0.jpg" height="266" width="320"><param name="movie" value="http://www.youtube.com/v/dxSW_WNk2ag&fs=1&source=uds" /><param name="bgcolor" value="#FFFFFF" /><embed width="320" height="266" src="http://www.youtube.com/v/dxSW_WNk2ag&fs=1&source=uds" type="application/x-shockwave-flash"></embed></object></div><div style="text-align: center;"><br />
</div><div style="text-align: center;"><br />
</div><div style="text-align: center;"><br />
</div><div style="text-align: center;"><br />
</div><div style="text-align: center;"><b><i><br />
</i></b></div><div style="text-align: center;"><b><i>The Pit, the Pendulum and the Hope, 1983</i></b></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><object class="BLOGGER-youtube-video" classid="clsid:D27CDB6E-AE6D-11cf-96B8-444553540000" codebase="http://download.macromedia.com/pub/shockwave/cabs/flash/swflash.cab#version=6,0,40,0" data-thumbnail-src="http://3.gvt0.com/vi/evFi27_-68c/0.jpg" height="266" width="320"><param name="movie" value="http://www.youtube.com/v/evFi27_-68c&fs=1&source=uds" /><param name="bgcolor" value="#FFFFFF" /><embed width="320" height="266" src="http://www.youtube.com/v/evFi27_-68c&fs=1&source=uds" type="application/x-shockwave-flash"></embed></object></div><div style="text-align: center;"><br />
</div><div style="text-align: center;"><br />
</div><div style="text-align: center;"><br />
</div><div style="text-align: center;"><br />
</div><div style="text-align: center;"><br />
</div><div style="text-align: center;"><b><i>Historia Naturae, Suita, 1967</i></b></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><object class="BLOGGER-youtube-video" classid="clsid:D27CDB6E-AE6D-11cf-96B8-444553540000" codebase="http://download.macromedia.com/pub/shockwave/cabs/flash/swflash.cab#version=6,0,40,0" data-thumbnail-src="http://1.gvt0.com/vi/2R8dwv_vQJk/0.jpg" height="266" width="320"><param name="movie" value="http://www.youtube.com/v/2R8dwv_vQJk&fs=1&source=uds" /><param name="bgcolor" value="#FFFFFF" /><embed width="320" height="266" src="http://www.youtube.com/v/2R8dwv_vQJk&fs=1&source=uds" type="application/x-shockwave-flash"></embed></object></div><div style="text-align: center;"><br />
</div><div style="text-align: center;"><br />
</div><div style="text-align: center;"><br />
</div><div style="text-align: center;"><br />
</div><div style="text-align: center;"><br />
</div><div style="text-align: center;"><b><i>Food, 1992 (parte 1)</i></b></div><div style="text-align: center;"><br />
</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.youtube.com/embed/39j7bypVxL8?feature=player_embedded' frameborder='0'></iframe></div><div style="text-align: center;"><br />
</div><div style="text-align: center;"><br />
</div><div style="text-align: center;"><br />
</div><div style="text-align: center;"><br />
</div><div style="text-align: center;"><i><b>Food, 1992 (parte 2)</b></i></div><div style="text-align: center;"><br />
</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.youtube.com/embed/KQSdZWgflAA?feature=player_embedded' frameborder='0'></iframe></div><div style="text-align: center;"><br />
</div><div style="text-align: center;"><br />
</div><div style="text-align: center;">http://it.wikipedia.org/wiki/Jan_Svankmajer</div>The H Lazarushttp://www.blogger.com/profile/04761352209791777408noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5794547308647568620.post-28624448712052952242011-02-15T12:09:00.000-08:002011-02-15T12:09:29.836-08:00(nel)L'occhio del ciclopeSezione Video d' Arte e Miraggi.<br />
<br />
Questo è un luogo dove mi riserverò di aggiornare informazioni sui multimedia caricati ogniqualvolta abbia nuove da condividere. Per facilitare lettura e visione dedicherò una breve monografia ad ogni regista, uno per etichetta, con i suoi lavori.<br />
<br />
Il tempo è poco e la molteplicità di quel che il singolo occhio ciclopico (telescopico) della cinepresa cattura è tanto. Perciò, di seguito i gentili ospiti.<br />
<br />
<h1 id="watch-headline-title" style="font-weight: normal; text-align: center;"><span style="font-size: large;"><span class="long-title" dir="ltr" id="eow-title" title="Jan Svankmajer - tma/svetlo/tma (Darkness/Light/Darkness)"><br />
<span style="font-size: small;"> </span></span></span></h1><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br />
</div>The H Lazarushttp://www.blogger.com/profile/04761352209791777408noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5794547308647568620.post-42203648618322720532011-02-14T18:10:00.000-08:002011-07-08T10:17:44.579-07:00Maestro? Per la categoria, inserirò videoclip et similia di ciò che ritengo degni di nota per quel che riguarda i miei gusti, corredati di qualche pensiero. Sì, sono logorroica. E ho la diarrea emotiva. Per cui seguo l'onda della sciolta e mi faccio portare dove la pancia va.<br />
Di seguito.<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br />
</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"> </div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"> <iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.youtube.com/embed/8WDHiVyOAJo?feature=player_embedded' frameborder='0'></iframe></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br />
</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Oscillations, oscillations</div>Electronic evocations of sound's reality<br />
<br />
Spinning, magnetic fluctuations, waves of wave configurations<br />
That dance between the poles off sound and bind my world to soul.<br />
<br />
I walk the streets of moment. Head down to the ground.<br />
Cars are stars remotely far. My only world is sound.<br />
Passersby are worlds that fly. Far from the dance of time.<br />
Time whirls round from pole to pole and swirls within the sound's of<br />
<br />
Oscillations, oscillations<br />
Electronic evocations of sound's reality .<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br />
</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Il duo newyorkese lo conosco da poco, nonostante siano attivi da quel po' (precisamente dal 1967 al 1969, nonostante Coxe abbia provato a riproporsi nei tardi anni '90 ma con poco successo), e li conobbi per errore perchè stavo cercando dell'altro. Geniali nella costruzione del loro strumento, un dispositivo di controllo composto da nove oscillatori e ottantasei potenziometri (o knob di range per la modulazione che dir si voglia), suonabile con tutto il corpo: mani, piedi, gomiti, ginocchia. Vi ricorda per caso il Theremin? Beh sì, ma all'ennesima potenza, e con diverse qualità sonore non avvicinabili a quelle che il Theremin offre. Non per discredito, sia mai, ma qui è altro affare.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Geniali, ancora una volta, nel sincretismo musicale che hanno raggiunto: partendo dalla fusione e riproposizione di elementi del krautrock, della psichedelia, del pop britannico, sono arrivati già nel lontano 1968-69 a produrre brani precursori e illuminati che sanno di synth-pop, new wave, techno addirittura, o big beat. Modernariato elettronico insomma. </div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Sentitevi <i>Oscillations</i> e ditemi se non vi ricorda, per dire, i primi album dei Chemical Brothers, come <i>Exit Planet Dust, Dig your own hole, </i>o B-sides degli stessi come <i>Brothers Gonna Work it Out</i>. O anche altra roba di Fatboy slim.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">O anche alcuni esperimenti di Squarepusher con le <i>sine</i>, i ricampionamenti, le modulazioni e le interpolazioni varie, e non elenco canzoni che sarebbe troppo lungo nel caso specifico ma, teniamo presente, è tutta gente che l'ha fatto quasi vent'anni dopo.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">Evviva i pionieri.</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><br />
</div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">------------------------------------------------------------------------------------------------------------- </div><br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.youtube.com/embed/rMYimp-YwkE?feature=player_embedded' frameborder='0'></iframe></div><br />
Ammetto che <i>Il Teatro Degli Orrori</i> è la mia ossessione musicale del momento. Ammetto che i testi mi raccontano come non mai, ammetto che la voce di Capovilla mi sconvolge l'anima, e gli arrangiamenti di Favero e Mirai mi fanno impazzire.<br />
<i>Lezione di musica</i> è solo una fra le tante per le quali ho pianto vedendoli in concerto, così come per <i>Il turbamento della gelosia</i>, <i>La vita è breve</i>, <i>Majakowskij</i>. Santo cielo, Majakowskij. All'amato me stesso, sì.<br />
Folgoranti. Se potete fatevi questo viaggio fra i loro album, che ne vale la pena. Se non altro avrete conosciuto qualcosa di diverso.<br />
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.youtube.com/embed/eplM1QfyMsw?feature=player_embedded' frameborder='0'></iframe></div><br />
<i>Lowride</i> degli <i>Autechre</i> è da sempre una delle mie canzoni preferite. Che dico, canzoni? Ah, come mi colgo in fallo. Composizioni elettroniche. Sebbene l'album sia del 1993 (Incunabula, Warp Records), è tutt'ora non solo estremamente contemporaneo, ma direi ancora anticipatore di certe prossime tendenze. Curato in ogni dettaglio, rappresenta uno degli apici qualitativi che in assoluto la musica elettronica possa raggiungere. Bah, questo poi è quel che penso io, mica dovete essere d'accordo. Cristo ma vi rendete conto di quel che sto scrivendo? E' vergognoso. Pare che sia un critico della EMI o giù di lì.<br />
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.youtube.com/embed/qgKETuuqrhs?feature=player_embedded' frameborder='0'></iframe></div><br />
Perpiacere, la traduzione fa schifo. Ma la canzone, perdìo, come apre l'anima. Ho sempre amato Johnny Cash, vattelapesca del perchè. Perchè è onesto, sincero. Ascoltatevela che è meglio. Inutile parlarci sopra.<br />
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.youtube.com/embed/xMy48h4SsNU?feature=player_embedded' frameborder='0'></iframe></div><i><br />
</i><br />
<i>Il Gulliver </i>è LA canzone. Macroonde. Questo maledettissimo, incessante, incomprensibile, inafferabile, interminabile: espandersi. Non c'è freno e l'atmosfera la respiri, le senti intorno come vibrazioni sismiche, come se la qualità dell'aria si facesse di diversi strati di densità. Un viaggio, davvero, come quello di Swift -fottuto geniaccio- quando scrisse <i>I viaggi di Gulliver</i>.<i> </i>Diciamocelo, non è solo una questione di ego, è che prepararsi da sè gli ingredienti del proprio trip è tutta un'altra soddisfazione. Io le macroonde so cosa sono. Lo so eccome.<br />
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.youtube.com/embed/8JCFpZ5yFto?feature=player_embedded' frameborder='0'></iframe></div><br />
Non rinuncio alla progressive.<i> La città sottile</i> rimane uno dei miei pezzi preferiti del Banco. Il perchè? Stolto crapulone e pigro, sentitela! E poi lo capisci, il perchè.<br />
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.youtube.com/embed/9pCQgxp7HI8?feature=player_embedded' frameborder='0'></iframe></div><br />
Altro spirito, altro genere. Puff Dragon lo scopersi per caso, e fu amore al primo ascolto. Sebbene dello stesso album (Sazanami, 2005) sentii in quella occasione solo il singolo<i> Chinese Radio</i> e subito mi piacque, prediligo <i>Marine Drive </i> giacchè dichiarazione fatta suono del bisogno di spazi aperti, lontani, profondi, atmosferici. Sì, è la track che preferisco.<br />
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><object class="BLOGGER-youtube-video" classid="clsid:D27CDB6E-AE6D-11cf-96B8-444553540000" codebase="http://download.macromedia.com/pub/shockwave/cabs/flash/swflash.cab#version=6,0,40,0" data-thumbnail-src="http://0.gvt0.com/vi/nR_9TeFDGYQ/0.jpg" height="266" width="320"><param name="movie" value="http://www.youtube.com/v/nR_9TeFDGYQ&fs=1&source=uds" /><param name="bgcolor" value="#FFFFFF" /><embed width="320" height="266" src="http://www.youtube.com/v/nR_9TeFDGYQ&fs=1&source=uds" type="application/x-shockwave-flash"></embed></object></div><br />
Francesi. A loro l'elettronica esce così, come fosse naturale. <i>Initiate II </i>non è solo un bell'esempio di elettronica melodica (più che sperimentale, come nel caso degli Autechre) ma anche una canzone d'amore con un bel testo, che parla principlamente di rispetto e di attenzione all'imparare e insegnare al proprio partner come si è, e quel che si desidera. Tenetelo a mente.The H Lazarushttp://www.blogger.com/profile/04761352209791777408noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5794547308647568620.post-4064536777454557612011-02-14T12:44:00.000-08:002011-10-14T14:24:40.791-07:00Santità, Martirio, Epifanie, Fato"Bene-bene", disse il dottor Trabacchio fregandosi le mani.<br />
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Hai presente Ignazio Denner? Quel degenerato brigante satanico, uscito della mente perversa e finemente cesellata di Hoffman? Certo che ce l'hai presente. <br />
Nel caso non fossi fresco di lettura, il dottor Trabacchio è suo padre.<br />
Uno <i>Shaitan</i> ladro e lestofante, pronto a sacrificare ogni cosa, figlio compreso, per la causa della sua ricerca. Per il suo egoismo, per il suo benessere, per la sua cupidigia, per tutti gli aspetti negativi che fanno di lui quel che è. D'altronde, come ogni Satana che si rispetti, oltre alla malcelata indegnità morale ed etica...egli è medico, e cura senza nulla chiedere ogni malato. Ti par poco? E' scienziato illuminato e saggio venerando nella sua arte. E vi riesce perchè sacrifica i suoi figli (a parte Ignazio, misericordiosamente messo in salvo dalla madre) per ottenere dal loro sangue il medicamento.<br />
Vedi, il dottor Trabacchio è il male incarnato, i vizi, l'occulto, l'oscuro, il malevolo.<br />
Ma prima di tutto è un uomo che rinuncia ad ogni amore umano per amore di conoscenza, per il dominio di poteri segreti, per l' accesso ad aree sconosciute del pensiero e delle energie.<br />
Tutto questo ha un costo, che Trabacchio traduce nella perdita di <i>compassione</i> e di<i> umanità</i>.<br />
<br />
I Santi, quasi tutti martiri, pagano anch'essi allo stesso modo, oboli e oboli di sofferenza. Spingono la loro vita verso il male fisico per ottenerne un beneficio spirituale. Essi al contrario del dottore esaltano le qualità a lui mancanti fino ad un punto estremo, per la Fede. Il martirio è la forma di insegnamento attraverso la quale imparano ed accedono alla santità. Non dimentico certo Girolamo, Agostino e chi più ne ha più ne metta, uomini di cultura e illuminati non solo dal martirio ma anche dalla propria sete di sapere, ma il mio discorso verte su altro.<br />
<br />
Le Epifanie sono manifestazioni del divino o del malvagio (e datemi della manicheista, suvvia), o comunque di dimensioni altre, rappresentazioni di energie archetipe in forme comprensibili alla percezione -più corretto dire alla semiotica iconologica- dell' uomo.<br />
E proprio perchè aprono uno squarcio su una dimensione altra, portando consapevolezza, solitamente cambiano la visione del mondo e delle sue regole, una volta manifestatesi.<br />
Mefistofele che porta il contratto a Faust, l'arcangelo Gabriele che sussurra la maternità all'orecchio di Maria, tutti eventi che cambiano il normale corso delle cose, che alterano il percorso di vita di persone assolutamente normali (benchè elette) donando loro una <i>coscienza\conoscenza </i>che gli impedirà di ritornare allo stato di ignoranza precedente.<br />
Una volta che <i>vedi,</i> sai. E non puoi tornare indietro.<br />
Una volta che hai mangiato la mela dell'Albero della Conoscenza, sai.<br />
E il risultato, noto anche ai poppanti, è la cacciata dall' Eden. Si viene sostanzialmente espulsi da quel luogo dove tutto è pari, uguale, tranquillo, benevolo, materno se vuoi, perchè con l'accesso alla conoscenza non si può più percepire tutto come indistinto.<br />
E' il tuo pegno, per sapere devi abbandonare ogni stato o luogo mentale precedente, in un continuo nomadismo. Separarti, partire, e indietro non si torna.<br />
<br />
E si arriva così al Fato, alla predestinazione. I sistemi di segni con il quale una Volontà superiore comunica il proprio intento all' uomo, sono solitamente a disposizione di eletti (sulla quale la stessa finisce per agire) la cui sensibilità è maggiore rispetto ad altri. Essi hanno cioè un destino particolare che li porterà verso lidi non comuni. La loro fatica sarà ricompensata, ma ciò invece d'esentarli dal duro lavoro e dalle pene, gliene comporterà invece in maggior misura e di straordinarie.<br />
La somma conoscenza richiede il sommo pegno, per farla breve. <br />
Altri invece, con la loro testardaggine o la loro cecità, si costruiscono infausti cammini di vita che chiamano <i>destino</i> ma che in realtà sono l' opposto: rifiutano stolidamente di imparare la lezione che viene loro impartita, rinnegano l'alfabeto mediante il quale gli viene suggerito, non imparano dai propri errori nè da quelli d'altri. Soffrono ugualmente, ma senza ricompensa. Ovviamente.<br />
Riflessione prosaica e alquanto prolissa, concordo, ma necessaria per i disegnucci qui sotto. D'altronde, se non ti va di leggere, guardati solo le figure. Nessuno dice niente, libero di scegliere.<br />
<br />
E tu, paghi la tua conoscenza?<br />
Quanto la stai pagando?<br />
<u>Perchè se non la paghi cara, è di cattiva qualità.</u><br />
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<br />
<div style="text-align: right;"><br />
</div><div style="text-align: center;"><b>[Yuhanna Ibn Sarjun - San Giovanni Damasceno]</b></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjctHRO0FGfTW1JXGUMTg4FkB3zXK6Rsm7Com-Kj3E00dYekxYQJpT-yMw_ZHosW8wceEf0Uc00bBuAKcvvpnQ7clGZAnU2rbrl6Bzk6UKUYcDHlR1G4Ad5ETKove4fWTqFKhjl24Ap4eM/s1600/Yuhanna+ibn+Sarjun.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjctHRO0FGfTW1JXGUMTg4FkB3zXK6Rsm7Com-Kj3E00dYekxYQJpT-yMw_ZHosW8wceEf0Uc00bBuAKcvvpnQ7clGZAnU2rbrl6Bzk6UKUYcDHlR1G4Ad5ETKove4fWTqFKhjl24Ap4eM/s320/Yuhanna+ibn+Sarjun.jpg" width="231" /></a></div><br />
Il ragazzo è uno in gamba. Beh, ha perso due mani, ma tutto sommato ne ha guadagnato sia in braccia che in aureole. <br />
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<div style="text-align: center;"><b>[Ex Cinere Resurgo]</b></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjgAOH-CB1yj4xfWRchHyrWXdxFVmjV7v3jxYm9XTHeBj8CmUmVFjhDOE0FeMZTmCUX9JGYvRHGB4wAosk20FCiw6Yp8ZqbB9g6DKFKAcJOoIL4MydchCpW8It8fgQav7USIwp3ZLcUMlE/s1600/Ex+Cinere+Resurgo.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjgAOH-CB1yj4xfWRchHyrWXdxFVmjV7v3jxYm9XTHeBj8CmUmVFjhDOE0FeMZTmCUX9JGYvRHGB4wAosk20FCiw6Yp8ZqbB9g6DKFKAcJOoIL4MydchCpW8It8fgQav7USIwp3ZLcUMlE/s320/Ex+Cinere+Resurgo.jpg" width="231" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"></div><div style="text-align: left;"><br />
</div><div style="text-align: left;">Dalla cenere risorgo. Sono pur sempre un Lazzaro, no? Imparentato geneticamente con l' Araba Fenice. Sicchè la mia aureola è un ovulo, e lo spermatozoo che mi feconda è il serpente che tentò Eva. </div><div style="text-align: left;">Da questa <i>coscienza</i> rinasco. Ma non senza dolore: subisco anche io il mio piccolo martirio: una corona di spine cinge il braccio destro, il braccio tentacolato con il quale disegno. </div><div style="text-align: left;">Autobiografico? Per certo.</div><div style="text-align: left;"><br />
</div><div style="text-align: left;"><br />
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</div><div style="text-align: center;"><b>[Not Necessarily F8 is 7]</b></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg-vmdD_TgS2DdS0RVlj12VCnhCHh4bivNKlT07uiIYm1ESvnbYhl90w8ebHfEz-miM38hg8080GjviUz-ZBGLaOJfLnRwU3AoItkWnF02-rwalzamtK7ma464hV6vGKhyphenhyphen83fVjPy7BQRQ/s1600/Not+necessarily+F8+is+7.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg-vmdD_TgS2DdS0RVlj12VCnhCHh4bivNKlT07uiIYm1ESvnbYhl90w8ebHfEz-miM38hg8080GjviUz-ZBGLaOJfLnRwU3AoItkWnF02-rwalzamtK7ma464hV6vGKhyphenhyphen83fVjPy7BQRQ/s320/Not+necessarily+F8+is+7.jpg" width="230" /></a></div><div style="text-align: center;"><br />
</div><div style="text-align: left;"><br />
</div><div style="text-align: left;">Come dire, alle volte ci si sente il fallimento sul collo come una di <i>Damocle spada</i>. </div><div style="text-align: left;">Un Fato contrario, un destino che non si comprende o ci allontana dal nostro desiderare.</div><div style="text-align: left;">E' una condanna, un' autoflagellazione, una presa di coscienza, una paura sfogata, una speranza, un cenotafio nel quale mi sono sepolta ancor viva. </div><div style="text-align: left;">Situazioni della vita, l'autobus che passa in anticipo, il the delle cinque con la zia stronza, fiducia malriposta in persone a te care, il sedile del cinema zuppo di cola, un amore che perdi, bla bla bla. </div><div style="text-align: left;"><i>Santoddiocel'avetegliocchi. </i><br />
Fatevene anche voi quel che vi pare.</div>The H Lazarushttp://www.blogger.com/profile/04761352209791777408noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5794547308647568620.post-81915567040788187632011-02-14T09:07:00.000-08:002011-07-08T08:39:12.009-07:00Gli ultimi saranno i primi<div style="color: white;">E difatti rispetto la solita regola, come sono banale. Bando alle ciance, gli ultimi parti (e non party) del mio sconvolto occhio offerti in sacrificio per voi, per la nuova ed eterna allenza [...].</div><div style="color: white;"><br />
</div><div style="color: white;"><br />
</div><div style="color: white; text-align: center;"><b>[King Nothing]</b></div><div style="color: white;"><br />
</div><div style="color: white;"><br />
</div><div class="separator" style="clear: both; color: white; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjWT8HmW7PpUSlKCHzxz8_KEqi_8YO-brxV5mFkoevTqbtEHkuLYol4gD_oqaVo4anAxOfUnTEib43I72-bqOs9mHhiPqSWgzYwLB2qvzJlb1RfevV9Skr4VtVC5Gcqf3jH8_W6BTXSJ7U/s1600/King+Nothing.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjWT8HmW7PpUSlKCHzxz8_KEqi_8YO-brxV5mFkoevTqbtEHkuLYol4gD_oqaVo4anAxOfUnTEib43I72-bqOs9mHhiPqSWgzYwLB2qvzJlb1RfevV9Skr4VtVC5Gcqf3jH8_W6BTXSJ7U/s320/King+Nothing.jpg" width="158" /></a></div><div style="color: white;"><br />
</div><div style="color: white;"><br />
</div><div style="color: white;">Sìssì, una non poco vaga reminiscenza di <i>The Cell</i> di Tarsem Singh. Non ricordo nemmeno il santo che fu sottoposto a cotal martirio, fatto sta che questo bel Re di Nulla (e mettiamoci anche i Metallica) non sta esattamente estraendosi senza colpo ferire gl' intestini, bensì sta recidendosi il cordone ombelicale. </div><div style="color: white;">Bisogna pur crescere prima o poi. </div><div style="color: white;">Separarsi dall'Eterna Madre. </div><div style="color: white;">Essere un sole in piena notte.</div><div style="color: white;">Dimenticare, cessare, apnea, il mare profondo e buio. </div><div style="color: white;">Qualcosa mi accoglierà, ovunque vada.</div><div style="color: white;">Buon viaggio.</div><div style="color: white;"><br />
</div><div style="color: white;"><br />
</div><div style="color: white;"><br />
</div><div style="color: white; text-align: center;"><b>[Death Mask -Sewing Herself Face-]</b></div><div style="color: white;"><br />
</div><div style="color: white;"><br />
</div><div class="separator" style="clear: both; color: white; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgfqR0yQDiAatLEsIDLo9OXwl0icDbUZzkV4zK8Suz1PJdCmmdVWyIX39w5zcKC3yCFX2_55vS6qk3jSqdVMCBKh8JDswBmaA_0xQCISbjkiWashTrvF-jovMf6IzBNkx81w9b7DWGy27s/s1600/Death+Mask.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgfqR0yQDiAatLEsIDLo9OXwl0icDbUZzkV4zK8Suz1PJdCmmdVWyIX39w5zcKC3yCFX2_55vS6qk3jSqdVMCBKh8JDswBmaA_0xQCISbjkiWashTrvF-jovMf6IzBNkx81w9b7DWGy27s/s320/Death+Mask.jpg" width="156" /></a></div><div style="color: white;"><br />
</div><div style="color: white;"><br />
</div><div style="color: white;">Tutti si ha una faccia. Alcuni più d'una peraltro, tanto che finiscono col perdersi dietro il conto delle loro mille identità, dimenticandosi di vivere sè stessi. Ogni tanto dovrei abbassare l'indice, o a furia di sputar sentenze prima o poi qualcuno me lo spezzerà. In ogni caso, andavo chiedendomi che faccia mai potesse avere una Morte (una, sì, mica tutte. E' diversa per ognuno, no? Mah. Non sono ancora morta, non ve lo so dire. Ne riparleremo dall'altra parte), e come la usasse. Come fosse una protesi probabilmente. Non è poi tanto distante dai piccoli umani di carne e ossa, la Vecchia Signora, perchè anche lei come ognuno di noi ha la sua maschera. </div><div style="color: white;">E allora penso a Poe, alla sua <i>Maschera della Morte Rossa, </i>o ancora alle maschere funerarie egiziane, etrusche, precolombiane, e così via. Hanno certo più senso, questi decori funebri, delle insulse lapidi anagrafiche dell'uomo moderno. Che importa, il nome, la data...la faccia importa. Mostrami il tuo volto, non la giustificazione dattilografica della tua esistenza. Voglio vedere la persona, non una accozzaglia di dati.</div><div style="color: white;">Forse che ognuna delle nostre facce è in realtà una faccia della Morte, che abbiamo solo in prestito e che essa si riprenderà?<i> </i></div><div style="color: white;"><i> </i>E' forse proprio il perdere questa faccia che ci fa morti?<i> </i></div><div style="color: white;">L'annullamento dei tratti somatici come annullamento della personalità?<i> </i> </div><div style="color: white;">E se essa nella notte (con tanto di <i>falce </i>di luna) se ne sta lì a cucire e creare facce, non è in questo senso anche generatrice di nuova vita?</div><div style="color: white;">Ecco perchè lo specchio, miei cari, vi riflette <i>apparentemente</i> vivi. Bugiardo!</div><div style="color: white;"><br />
</div><div style="color: white;">[...] la morte, non è nulla per noi, perché quando ci siamo noi non c’è la morte, quando c’è la morte noi non siamo piú. Non è nulla dunque, né per i vivi né per i morti, perché per i vivi non c’è, e i morti non sono piú. [...] <i>Epicuro, Opere.</i></div><div style="color: white;"><br />
</div><div style="color: white;"><br />
</div><div style="color: white;"><br />
</div><div style="color: white; text-align: center;"><b>[Autoritratto dell' Una e Ventitrè] </b><i><br />
</i></div><div style="color: white; text-align: center;"><br />
</div><div style="color: white;"><br />
</div><div class="separator" style="clear: both; color: white; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj3ZCI_xctIUGV2j6nHo2iAAlCXphyRkzmRgVW1Uuv-_kcIgxS49j_Fv3nVnzcOJiqug8ijS6I861O0hEBmWcZqLjxisWCUSIAXHYNKxRPEuVsnY1LLhYRQN-p7AiKlLv2_Z-8Q3vuSFC8/s1600/Autoritratto+dell%2527una+e+ventitr%25C3%25A8.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj3ZCI_xctIUGV2j6nHo2iAAlCXphyRkzmRgVW1Uuv-_kcIgxS49j_Fv3nVnzcOJiqug8ijS6I861O0hEBmWcZqLjxisWCUSIAXHYNKxRPEuVsnY1LLhYRQN-p7AiKlLv2_Z-8Q3vuSFC8/s320/Autoritratto+dell%2527una+e+ventitr%25C3%25A8.jpg" width="226" /></a></div><div style="color: white;"><br />
</div><div style="color: white;">La notte mi appartiene. </div><div style="color: white;">Mi culla, mi picchia, mi sevizia, mi consola, scava nelle mie disperazioni, aggiunge legna secca al mio fuoco, mi isola, m' avvicina a luoghi sconosciuti, mi allontana dai ricordi o me li sbatte in faccia. </div><div style="color: white;">O forse è troppo vino, la vodka (e il suo spirito di patata, ah-ah-ah), Matthew Herbert & the Big Band, e <i>sovrappensiero</i> (Bluvertigo) torrenti di immagini vissute, particolari che non pensavo di poter ricordare, e <i>puoi fregare gli dei, fregare gli dei, macroonde</i>. Ma ho sempre preferito dire: "puoi fregare gli dei, fregare gli dei, ma non me".</div><div style="color: white;">Sono invecchiata improvvisamente di un migliaio d'anni, riprendendo la mia vera forma.</div><div style="color: white;">I capelli bianchi non li conto più, le rughe nemmeno. </div><div style="color: white;"><br />
</div><div style="color: white;"><i>Sono sempre stata vecchia, e gigantesca, fatta di roccia e di nebbia.</i></div><div style="color: white;"><i>Ho ceste e ceste e bauli e sotterranei e soffitte e case abbandonate e castelli diroccati e fosse e latrine e angoli di cielo pieni di cose mie. Di quel che ricordo, di quel che ho provato, di quel che ero e non sono più, di quel che sono e che voi non vedete.</i></div><div style="color: white;"><i>Mi piace il buio, me ne esco la notte e prendo la mia vera forma. Vagolo per campagne solitarie, enorme e silenziosa, senza che nessuno mi veda. </i></div><div style="color: white;"><i>Sono vecchia. Arcaica.</i></div><div style="color: white;"><i>Caro Matusalah , spartisco la mia dentiera con te.</i></div><div style="color: white;"><i><br />
</i></div><div style="color: white;"><i><u>Sono vecchia. Molto più di te. Sono Trismegistamente vecchia.</u> </i></div><div style="color: white;">Lazzaro Trismegisto, ossia "Lazzaro Tre volte Più Grande". Hai idea di quante volte sono morta? E di quante sono rinata?</div><div style="color: white;">Fatti un po' i tuoi conti.</div><div style="color: white;"><br />
</div><div style="color: white;"><div style="color: white;">All' Una e Ventitrè sono Io, solo Io, e nessun altro.</div><br />
<div style="color: #6fa8dc;"><i><br />
</i></div><div style="color: #6fa8dc; text-align: center;"><span style="font-size: x-small;"><i>Avendo per Tempo saputo Melancolia tanto ampia, avrei oppiato il suo sonno d'illusioni ancora, senza por Tempo al Tempo di cavarmi gl'occhi con le sue paure, adempiendo a suo Tempo il mio Real desìo.</i></span></div><div style="color: #6fa8dc; text-align: center;"><br />
</div><div style="text-align: center;"><i><span style="color: #6fa8dc; font-size: x-small;">E se di buia notte mi cingo, d'altri non fu biasimo, se non mio. </span><br />
</i></div></div>The H Lazarushttp://www.blogger.com/profile/04761352209791777408noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5794547308647568620.post-69489111994304336462011-02-14T07:36:00.000-08:002011-02-14T07:36:23.329-08:00Spalancate le porte (della vostra percezione)Nota Introduttiva.<br />
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Qui ci metto quel che mi pare. Quel che mi riguarda personalmente o meno, quel che mi passa per la testa, quel che mi stuzzica la curiosità, riflessioni, spunti, suggestioni, sogni, incubi, speranze, fallimenti, esperienze, punti di vista, bisticci e bestemmie, preghiere e santità eterogenee.<br />
Non mi interessa di mostrare al mondo il mio animo sensibile e patetico. Desidero solamente condividere la fantasmagoria che mi abita l'anima attraverso le varie forme di comunicazione che mi appartengono, quali arte in generale, scrittura, poesia, eccetera. E attendo di vedere cosa ne esce dal vostro immaginario. Un blog empirico, se così preferite chiamarlo: sperimento effetti di visioni personali su altri e viceversa i mondi d'altri su di me. Vivo. Non chiedo nulla: chi vuole partecipa.<br />
<br />
Se ti va, fermati.<br />
Leggi, spulcia, guarda, indignati, offendimi, riappacificati, fai quel che ti pare.<br />
Questo posto lo arredo io ma se vuoi può essere casa tua.<br />
Dimmi pure quel che pensi, combatti con me o contro di me a colpi di sogni, cultura, filosofia di vita, ricette di cucina, barzellette sporche, la spazzatura che hai nel cervello. Quel che ti pare.<br />
Altrimenti, cambia pagina: il mondo è grande. Internet, illusoriamente, anche.The H Lazarushttp://www.blogger.com/profile/04761352209791777408noreply@blogger.com0